Gli esami non finisco mai, nemmeno per gli aspiranti direttori del parco archeologico di Pompei: oggi il «colloquio bis» con il ministro per i Beni culturali Alberto...
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Chiamati a presentarsi, nella sede del collegio, i tre candidati finalisti indicati da una commissione al termine della selezione internazionale che ha previsto la valutazione dei curriculum e una prova orale. Un iter avviato mesi fa cui hanno partecipato, in totale, 48 esperti.
Massimo Osanna, dato per favorito ma non troppo vista l'incertezza manifestata dal ministro con la richiesta di una valutazione più approfondimento, è il manager uscente: ha concluso il suo mandato il 3 gennaio scorso. Ordinario di Archeologia alla Federico II, il professore può vantare dalla sua numerosi risultati ottenuti sul campo, come la messa sicurezza e la riapertura di aree chiuse dal terremoto dell'Ottanta, il restauro e l'inaugurazione di una trentina di case e gli nuovi scavi realizzati con tecnologie avanzate e, tra le recenti scoperte, la domus con il giardino e l'iscrizione che porta a rivedere la data dell'eruzione del Vesuvio. In corsa c'è poi l'architetto Mibac Maria Grazia Filetici: suo il restauro della Piramide di Roma tra i vincitori dell'edizione 2017 del prestigioso premio Ue per i beni culturali - Europa nostra awards. Non ultimo nome di livello, quello di Maria Paola Guidobaldi, «pompeianista» di fama. A Bonisoli la scelta.
E il ministro è atteso di nuovo in prefettura a Napoli il 31 maggio per incontrare il sindaco Luigi de Magistris e dare il via libera ai progetti di rilancio nel rione Sanità e nel centro storico, ma potrebbe anche fare tappa a Capodimonte per firmare il masterplan che punta alla valorizzazione del museo e del real bosco, con un «campus e la realizzazione cabinet delle porcellane». Trenta i milioni disponibili. Con lo stesso decreto, ieri sono stati stanziati 5 milioni 200mila per «Reggia in arte e design». E, proprio a Caserta, si è presentato in incognito, al mattino presto, il neodirettore Tiziana Maffei: nell'esibire il tesserino Icom, il network dei musei che presiede e le dà diritto all'ingresso gratuito, l'architetto marchigiano è stato riconosciuto da alcuni dipendenti che non l'hanno avvicinata, però, per non disturbarne la privacy. L'architetto marchigiano ha così visitato gli appartamenti da sola e ha scattato tante foto e, solo a mezzogiorno, ha incontrato il direttore generale Musei del Mibac, Antonio Lampis, che è anche al vertice ad interim della Reggia. Quindi, ha parlato con i funzionari e ha precisato: «Già conoscevo la Reggia e in passato ho visitato la bellissima tenuta di Carditello». Dopo pranzo, Maffei è ripartita in treno. È fissato per oggi, invece, un incontro con i sindacati in cui Lampis dovrebbe presentare una diversa organizzazione del lavoro, e dare il via a Europa web, la piattaforma per controllare presenze, ferie e tutto ciò che riguarda il personale. E giovedì, per partecipare a una conferenza con Vittorio Sgarbi sulla mostra «Da Artemisia a Hackert», tornerà in quello che fu il suo regno l'ex manager Mauro Fellicori.
(ha collaborato Mariamichela Formisano) Leggi l'articolo completo su
Il Mattino