Non solo primarie e medie, nel Napoletano i sindaci chiudono le scuole superiori

Non solo primarie e medie, nel Napoletano i sindaci chiudono le scuole superiori
Non solo asili nido, scuole dell'infanzia, elementari e medie: in alcuni comuni della Campania il 10 gennaio non rientreranno in classe neanche gli studenti delle scuole...

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Non solo asili nido, scuole dell'infanzia, elementari e medie: in alcuni comuni della Campania il 10 gennaio non rientreranno in classe neanche gli studenti delle scuole superiori. È il caso di Ottaviano e Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, dove i rispettivi sindaci hanno firmato un'ordinanza che rinvia la ripresa dell'attività didattica in presenza per le scuole superiori rispettivamente al 13 e al 15 gennaio. Il provvedimento va ad aggiungersi a quanto previsto dall'ordinanza firmata ieri dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca con la quale si sospende l'attività in presenza per asili, elementari e medie.

L'ordinanza del sindaco di Ottaviano Luca Capasso prevede la sospensione della didattica in presenza per le scuole superiori al 13 gennaio, l'esecuzione di screening con tamponi antigenici salivari per gli studenti delle scuole superiori dal 10 al 12 gennaio e l'esecuzione di screening con tamponi antigenici salivari nei giorni precedenti all'apertura delle restanti scuole.

 Il sindaco di Somma Vesuviana Salvatore Di Sarno ha adottato l'ordinanza perché, spiega, «per le scuole superiori è necessario avere tempo almeno fino al termine della prossima settimana per inquadrare meglio la situazione contagi in quelle platee scolastiche. Dunque a Somma Vesuviana sospendiamo le attività in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado: infanzia, elementari e medie fino al 29 gennaio, superiori fino al 15 gennaio. Da sindaco e da padre non posso correre il rischio di un aumento dei contagi tra ragazzi. È anche vero però che a saltare è stato il sistema extrascolastico e non quello scolastico, infatti l'aumento dei contagi non è dovuto alle scuole ma ai comportamenti maturati al di fuori delle scuole. È giunto il momento che tutti dimostrino il vero attaccamento al mondo della scuola, all'educazione scolastica, prioritaria per un Paese come l'Italia che vuole contare nel Mondo. L'auspicio è che in questi giorni ci sia un'accelerazione della campagna vaccinale per ragazzi e bambini», conclude Di Sarno. 

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Il Mattino