Campania, a scuola con lo psicologo ​contro lo stress da Covid

Campania, a scuola con lo psicologo contro lo stress da Covid
Se c’è una lezione che il Covid-19 ci ha insegnato, è quella di stare sempre al fianco delle persone più fragili. Il mondo della scuola ha colto...

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Se c’è una lezione che il Covid-19 ci ha insegnato, è quella di stare sempre al fianco delle persone più fragili. Il mondo della scuola ha colto immediatamente questo monito e a febbraio l’Ufficio Scolastico regionale e l’Ordine degli Psicologi della Campania hanno iniziato a lavorare insieme per supportare docenti e studenti, e ha visto partecipare il 75% delle scuole, con la Campania prima in Italia per numero di adesioni. Quello che è emerso è un disagio radicato derivante dalla pandemia, con sintomatologie come «ansia e depressione» che hanno amplificato il loro raggio d’azione e potrebbero mostrare i loro effetti sul lungo termine. «I sintomi inizialmente possono manifestarsi in forma attenuata, come accaduto in altri momenti storici ad alto impatto stressante per poi presentare il conto più alto in seguito» spiega il presidente Opc Armando Cozzuto. La difficoltà della gestione di tempo e spazio, ha fatto acuire fenomeni di dispersione scolastica, con studenti disorientati sul loro futuro. Anche i docenti hanno avuto disagi, primo tra tutti non saper usare i mezzi digitali per la Dad, e sentire che il ruolo è sminuito con l’assenza di lezioni in presenza. Continuare a lavorare nelle scuole è quindi imperativo categorico cui l’Opc non si è sottratto e ha quindi lanciato una proposta di legge per l’istituzione del Servizio di Psicologia scolastica. «Siamo tra i pochi Paesi europei a non avere lo psicologo scolastico e la Campania fa da apripista» precisa Cozzuto, orgoglioso di aver colmato una grande lacuna. 

La partecipazione al primo progetto ha avuto un grande riscontro con ben 699 scuole campane. «Da molti anni ci arrivavano richieste di docenti per un sostegno psicologico sia per loro che per gli studenti» spiega Cozzuto. «La pandemia ha accelerato un processo e dall’esperienza compiuta sono emersi disagi molto gravi come ansia e depressione». Per analizzare i dati raccolti è stato istituito un gruppo di lavoro. «Abbiamo proposto un questionario sui risvolti psicologici ai tempi del Covid cui hanno risposto 1.063 studenti tra i 7 e 18 anni, e 680 genitori. Da una prima scrematura è emersa l’esigenza di un intervento ancora più strutturato». In particolare gli studenti più grandi «hanno avuto una enorme difficoltà nel gestire tempo e spazio, totalmente stravolti dalla pandemia». È emersa poi l’esigenza di coinvolgere tutto il personale scolastico e Ata, offrendo non solo supporto ma anche, e soprattutto, affiancarli nella valorizzazione della loro professione. Molti, infatti, con la Dad si sono sentiti sminuiti o sottovalutati, non essendoci più quel rapporto delle lezioni in presenza. Altro problema emerso è burn out e stress da lavoro degli insegnanti. E infine occorre maggiore supporto per le famiglie. Molti infatti non si sono sentiti esclusi dalle dinamiche scolastiche durante il lockdown. 

La proposta di legge, che dovrà essere portata in Consiglio per l’approvazione, è una vera e propria rivoluzione poiché offrirà a studenti e personale scolastico un supporto concreto ma anche continuativo. Si farà promozione della salute e del benessere psicofisico di allievi, insegnanti e dirigenti, ma anche di genitori e personale Ata ed educativo, inseriti dopo l’esperienza dei mesi scorsi. Molteplici le aree di lavoro e in cima alla lista ci sono «il supporto nella gestione dei bisogni educativi speciali (Bes) che sono 330mila in Italia ma crescono di anno in anno, e la gestione del dialogo tra le culture per la promozione dell’inclusione e identità di genere. Lo psicologo ragiona sempre in un’ottica inclusiva, i contesti potrebbero essere non pronti e vanno sostenuti». Gli studenti del liceo saranno aiutati in un orientamento scolastico e universitario. Sempre alta l’allerta su bullismo, cyberbullismo, diffusione delle dipendenze, disturbi dell’alimentazione e, in ultima battuta, prevenzione di fenomeni di dispersione scolastica. «La proposta ha trovato l’attenzione della consigliera Bruna Fiola, presidente regionale della VI commissione Istruzione, e della consigliera Vittoria Lettieri che la porteranno in Consiglio» spiega. A redarla un gruppo di lavoro composto dal referente Angelo Rega, e dai componenti Elisa Anna Lorè, Luigia Simona Sica, Melania Oliviero, Pasquale Borriello, Gerardo Ippolito oltre al contributo scientifico di Dario Bacchini. 

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Il Mattino