Giardinetti di piazza Mercadante, uno spazio dove i ragazzi del quartiere e non solo si danno appuntamento una volta usciti da scuola. C’è chi frequenta la Poerio,...
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La differenza d’età ad un certo punto salta fuori. C’è un diverbio tra uno studente della scuola media Poerio, istituto molto ambito nella zona, ed un altro ragazzo. Prima gli spintoni tra i due, qualche parola di troppo, una buona dose di nervosismo. Fino a quando spunta un coltello. Un coltellino a serramanico. Viene tirato fuori da uno dei ragazzi più grandi, brandito per aria, poi l’epilogo violento: una coltellata alla coscia a un dodicenne. Nessuno chiama le forze dell’ordine, né c’è la necessità di chiamare il 118. La partita si interrompe e il ragazzino - in questi giorni non è andato a scuola - torna a casa con le sue gambe. Silenzio da parte dei genitori che non hanno denunciato l’aggressione all’attenta preside Daniela Paparella. «Non sono stata informata dell’accaduto - spiega - non mi risulta che i genitori dell’alunno, che frequenta la prima, mi abbiano cercato per denunciare l’accaduto». Nella stessa piazza nessuno parla dell’accoltellamento e del diverbio finito con una coltellata tra i ragazzini.
A impensierire i genitori degli alunni della Poerio il tam tam di notizie passato attraverso le chat di classe e su Facebook. Una rappresentante ha scritto: «Scusatemi per l’ora, dal mio gruppo sui giardinetti Mercadante ho appena saputo che c’è stato un litigio tra alcuni ragazzini delle medie che giocavano a calcio e altri più grandi, uno di 12 anni è rimasto ferito, è stato accoltellato alla gamba... A quanto pare nulla di troppo preoccupante, per fortuna...Voi ne sapevate qualcosa?». Così è partito il tam tam e l’allarme tra i genitori anche se la stessa preside spiega di non aver mai avuto notizie di gravi episodi ai giardini».
All’uscita da scuola ieri gli stessi alunni a precisa domanda accennavano all’accaduto. «Sì sappiamo che è successo qualcosa, ma nulla di grave». Insomma non davano molta importanza a quanto anche tra loro si era diffuso alla velocità dei social. «Comunque sarebbe uno che frequenta la prima media». Il nome? Neanche a parlarne. Magicamente tra gli alunni fermi ai giardinetti dopo scuola a chiacchierare nessuno ricordava il nome del compagno, anche se più piccolo, della Poerio.
La preside, intanto, ha organizzato tutto per la fine dell’anno scolastico. Perché quel giardino diventa luogo di gavettoni, scorribande, succede di tutto e anche monsignor Mario Cinti, parroco della Chiesa del Sacro Cuore, è sempre stato sensibile alla problematica. L’ultimo giorno di scuola è il prossimo 7 giugno e la dirigente Paparella ha disposto ieri con una circolare l’uscita scaglionata dei ragazzi, ogni classe avrà un suo orario (dalle 11 alle 13) e per «evitare incidenti incresciosi - scrive Paparella - sono state allertate le forze dell’ordine».
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Il Mattino