Scuole, telecamere e lotta alla droga: fondi dal Viminale

Scuole, telecamere e lotta alla droga: fondi dal Viminale
Arrivano ad undici comuni della Campania oltre 431 mila di euro. Una boccata di ossigeno per la sicurezza. «Scuole sicure», ovvero telecamere per evitare i furti che...

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Arrivano ad undici comuni della Campania oltre 431 mila di euro. Una boccata di ossigeno per la sicurezza. «Scuole sicure», ovvero telecamere per evitare i furti che flagellano gli istituti della provincia, videosorveglianza anche per tenere lontano gli spacciatori di droga che attirano i ragazzini spesso giovanissimi nella trappola della tossicodipendenza. E ancora più polizia municipale con assunzioni a tempo determinato e fondi per il pagamento del lavoro straordinario degli agenti di polizia locale. Il ministro dell'Interno e vice premier Matteo Salvini tende una mano a chi è in difficoltà perchè le scuole restano una priorità dell'esecutivo anche se, forse, un po' di risorse le avrebbe dovute destinare anche a Napoli dal momento che proprio davanti ad istituto comprensivo, il Vittorino Da Feltre, è stato ucciso sotto gli occhi di bambini, genitori e docenti, un uomo. Davanti alla scuola non c'erano telecamere. Non ci sono mai state e probabilmente al Rione Villa mai ci saranno. Il Comune di Napoli ha ottenuto delle risorse lo scorso anno e in base ad una circolare del Viminale non poteva partecipare al nuovo bando.

 
Sono undici quelli che avranno i contributi. Salerno, Giuliano in Campania, Torre Del Greco, Pozzuoli, Casoria, Caserta, Castellammare di Stabia, Afragola, Acerra, Marano ed infine Benevento. Le cifre oscillano tra i 51mila euro (Salerno) e i 34mila di Marano. Il contributo si compone - si legge in una nota del Viminale - di una quota fissa per ogni comune di 20mila euro e di una quota variabile «commisurata alla popolazione residente al primo gennaio del 2018.

La richiesta di finanziamento dovrà essere presentata alla prefettura entro e non oltre il 31 maggio in modo tale da avere il tempo non solo per esaminare le pratiche e sbloccare le risorse per dare la possibilità di installare il sistema di videosorveglianza in vista del prossimo anno scolastico. È evidente che non tutti i plessi scolastici potranno essere dotati di telecamere ma quelli che si trovano in aree più a rischio avranno una sorta di corsia preferenziale per evitare che la burocrazia blocchi le procedure di acquisto.

C'è poi il capitolo droga. Un punto caro a Salvini. «La droga - spiega - è una emergenza nazionale, sono pronto a convocare i rappresentanti delle comunità e di tutti i soggetti interessati. Chi pensa che la droga non sia un problema sbaglia di grosso, soprattutto nei dintorni delle scuole. I venditori di morte vanno colpiti e contrastati duramente». Confermiamo - aggiunge - l'impegno concreto a favore degli amministratori locali, rafforzando un'iniziativa che abbiamo inaugurato un anno fa, dedicando risorse specifiche per contrastare gli spacciatori vicino alle scuole. Siamo sempre - sottolinea - più attenti alle esigenze del territorio. «Con il Decreto sicurezza - conclude - abbiamo dato più poteri e fondi ai sindaci, abbiamo iniziato a rafforzare tutte le questure d'Italia e dato risorse aggiuntive per la videosorveglianza dei Comuni, di province. Dalle parole ai fatti».


Sono complessivamente 18 quelle che potranno beneficiare delle risorse. Per l'Emilia Romagna sono pronti oltre 600mila euro. Segue la Lombardia con oltre 500mila euro. E ancora La Puglia dove arriveranno 465mila euro. Per la Toscana sono pronti 437mila euro. Le altre regioni avranno cifre di gran lunga inferiori comprese tra i 121mila euro (Marche) e i 190mila euro (Piemonte). Leggi l'articolo completo su
Il Mattino