Sergio Rastrelli eletto senatore con Fdi: «Così riscatteremo il Mezzogiorno al governo»

Sergio Rastrelli eletto senatore con Fdi: «Così riscatteremo il Mezzogiorno al governo»
Con il filosofo Marcello Pera eletto al Senato, nel collegio uninominale di Sassari, e la senatrice uscente Giovanna Petrenga rieletta grazie alla vittoria nell’uninominale...

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Con il filosofo Marcello Pera eletto al Senato, nel collegio uninominale di Sassari, e la senatrice uscente Giovanna Petrenga rieletta grazie alla vittoria nell’uninominale di Caserta, Sergio Rastrelli – avvocato e coordinatore cittadino di FdI su Napoli – in quanto terzo di lista nel collegio plurinominale Campania 1 P01 dopo i sopracitati, è un nuovo senatore del partito con la fiamma tricolore che arde. Mancano solo poche sezioni nel casertano da scrutinare per la conferma dell’elezione di Petrenga, quando Rastrelli viene intervistato sul suo comitato elettorale al corso Vittorio Emanuele, circondato dal sostegno di amici e militanti di FdI a lui vicini. «Sono un candidato, coordinatore cittadino del primo partito nazionale e questo m’inorgoglisce», dice toccando ferro in attesa dell’ufficialità. 

Rastrelli, c’è stata una grande affermazione di FdI anche qui al Sud. A Napoli avete praticamente triplicato il dato delle comunali. Da cosa deriva questo successo?
«Da una serie di fattori. In primo luogo, il progetto politico di Fratelli d’Italia. La grandissima credibilità e coerenza della nostra leader nazionale e della capacità di declinare un segnale politico a tutte le latitudini».

Adesso che si aprirà una stagione di governo per il centrodestra, come si tradurrà nei fatti in Campania e a Napoli?
«Con gli impegni che abbiamo assunto, tutti estremamente rigorosi, senza mai promettere più di quanto si potesse garantire. Quindi, con la possibilità di riscattare il Mezzogiorno con investimenti, fiscalità di vantaggio, transizione energetica centralizzata sul Sud e possibilità d'incentivare il lavoro con il massimo sostegno alle imprese. Le prospettive politiche di Fratelli d’Italia in sostanza».

Da coordinatore ci dice come saranno adesso i rapporti con gli alleati? C’è una Lega che ha arrancato al Sud ed è quasi sparita. Vi troverete a gestire nuovi ingressi?
«Il centrodestra rimane compatto e coeso, con le sue sensibilità interne. È chiaro che il forte mandato nei confronti di FdI vedrà particolarmente centrali le nostre proposte politiche».

Un commento sul risultato del M5S in Campania? Il Reddito di Cittadinanza sembra aver pesato chiaramente sul loro risultato.
«Sì, ha pesato e lo ha fatto soltanto in alcune sacche del Mezzogiorno, purtroppo. Questo denota una volta in più il voto di scambio, come lo abbiamo definito, del Rdc. Ma anche sulla dinamica dei 5S vediamo come si appanna sempre di più quella prospettiva di cambiamento che in realtà ha portato sinora l’Italia al collasso».

Mancano ancora poche sezioni da scrutinare, ecco, da quasi neo parlamentare qual è l’impegno o una battaglia che le sta particolarmente a cuore e che porterà in Parlamento?


«Abbiamo preso un impegno come classe politica. Non è un problema di singoli o di impegni personali. L’impegno è quello di fare nuovamente della coesione nazionale la vera questione nazionale». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino