Covid a Napoli: Maria e Carmela, sorelle uccise dal virus nello stesso giorno

Covid a Napoli: Maria e Carmela, sorelle uccise dal virus nello stesso giorno
Sorelle vittime del Covid, muoiono in ospedale a poche ore di distanza. Maria e Carmela Scognamiglio vivevano vicine, le loro abitazioni erano distanti pochi metri, una rientrava...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sorelle vittime del Covid, muoiono in ospedale a poche ore di distanza. Maria e Carmela Scognamiglio vivevano vicine, le loro abitazioni erano distanti pochi metri, una rientrava nel comune di Sant'Antonio Abate, l'altra in quello di Lettere. La più giovane era Carmela che aveva 80 anni. «Il nemico invisibile l'ha aggredita e costretta al ricovero» racconta Nino Giordano, sindaco di Lettere. Il suo cuore ha smesso di battere lunedì sera al San Leonardo di Castellammare. Da sola in un letto di terapia intensiva, senza sapere che poche ore prima la sorella Maria aveva perso la sua stessa battaglia contro il Covid all'ospedale di Boscotrecase. La primogenita aveva 83 anni, viveva a Sant'Antonio Abate ed è l'ottava vittima abatese della pandemia. «Il coronavirus è arrivato d'improvviso, togliendoci le certezze che pensavamo potessimo mantenere per sempre - commenta il sindaco Ilaria Abagnale - Perfino il poter salutare i nostri cari è venuto meno».

LEGGI ANCHE Vaccino Astrazeneca: «Dosi già a Roma in attesa del dossier»

Dopo aver superato il focolaio nel mese di agosto, che esplose alla Sonrisa coinvolgendo l'intera famiglia Polese - con la scomparsa di donna Imma, vedova del boss delle cerimonie - e che portò alla prima zona rossa in provincia di Napoli, Sant'Antonio Abate si trova ora ad affrontare un'altra difficile ondata con oltre 300 positivi. Prima della signora Maria era deceduta un'altra anziana, anche lei in ospedale, a Castellammare. Proprio il triste destino delle sorelle Scognamiglio, che oggi torneranno nella loro Sant'Antonio Abate per la benedizione delle salme al cimitero, alle 10.30 la donna di 83 anni e alle 12 la sorella più piccola, riporta l'attenzione sulle difficoltà di accesso agli ospedali.

«C'è una falla evidente nel sistema - denuncia il sindaco Giordano - i nostri concittadini deceduti e alcuni ancora ricoverati hanno atteso tutti ore in ambulanza prima di poter accedere ai reparti. Sento parlare di piste sciistiche, di Natale e di posti liberi. È evidente che qualcosa nell'organizzazione sia saltato al controllo, il Governo abbia il coraggio di dire che la salute in questo momento è il bene primario». A Lettere era morto un imprenditore domenica e pochi giorni prima il decano dei ristoratori Pietro Calabrese costretto in ambulanza quasi un giorno intero, entrato ormai in condizioni disperate nel Pronto Soccorso del San Leonardo. «Dalle dieci alle 18 ore i nostri concittadini hanno atteso sulle ambulanze - afferma Giordano- questa è la realtà, bisogna essere seri e riconoscere le falle».

A Lettere Carmela Scognamiglio è la quinta vittima e prima donna deceduta per Covid. Il due paesi dei Monti Lattari si sono stretti attorno alla storia delle sorelle, contagiate entrambe dal Covid e morte a pochi chilometri di distanza lo stesso giorno. Non torneranno nelle loro villette scelte perché quasi confinanti con la numerosa e unita famiglia. Entrambe sposate con figli e nipoti che hanno lasciato il loro ultimo saluto con un manifesto dedicato a nonna Maria: «Uno straordinario esempio di tutTa una vita, grati e colmi di amore e orgogliosi per esserci appartenuti così profondamente».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino