Soresa, Corrado Cuccurullo lascia: scontro con De Luca sul piano vaccini

Soresa, Corrado Cuccurullo lascia: scontro con De Luca sul piano vaccini
La frattura si è consumata nei giorni scorsi. Protagonisti, Corrado Cuccurullo presidente del cda, amministratore delegato e in ultimo direttore generale ad interim di...

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La frattura si è consumata nei giorni scorsi. Protagonisti, Corrado Cuccurullo presidente del cda, amministratore delegato e in ultimo direttore generale ad interim di Soresa (la centrale unica di acquisti per la sanità della Campania) e il governatore De Luca. Ma solo ieri la rottura è stata formalizzata con una lettera nella quale Cuccurullo rimette il mandato da presidente e amministratore delegato. «Ho rimesso il mandato per motivi personali - spiega Cuccurullo - è un anno che ho il doppio incarico di amministratore delegato e direttore generale, l'ho mantenuto per senso di responsabilità». La doppia posizione delicatissima è maturata dopo l'uscita di scena di Gianluca Postiglione, ex direttore generale. 

L'uscita di Cuccurullo in una fase così delicata nella gestione contro il dilagare dei contagi in Campania è un vero e proprio terremoto. Massimo riserbo sulle motivazioni di Cuccurullo, una scelta che potrebbe non essere definitiva. Sullo sfondo ci sarebbe il nodo vaccini. Il quantitativo di vaccini da AstraZeneca a Pzifer viene gestito a livello governativo, il piano di vaccinazione, invece, come si è visto nei giorni scorsi, a livello regionale e proprio attraverso il sistema di prenotazioni messo in piedi da Soresa. Le dosi sono assegnate alle singole regioni ed in più di una occasione il governatore De Luca si è lamentato proprio dello scarso quantitativo arrivato in Campania rispetto alla popolazione. Troppe poche per assicurare una copertura massima in tempi rapidi. A questi ritmi - ha spiegato il governatore in più di un'occasione - ci vorranno due o tre anni per vaccinare tutti. Cuccurullo sarebbe stato chiamato a trovare una soluzione. Non facile. Lo stesso De Luca appena una settimana fa aveva bollato come una «bestialità» la proposta di qualche governatore del Nord (Zaia) di «acquistare i vaccini attraverso gli intermediari, mi permetto di osservare che i vaccini sono diversi dalla grappa barricata, quella puoi comprarla con gli intermediari e neanche quella se la vuoi di qualità la devi prendere dai produttori». Non intermediari. Ma direttamente all'estero. E di questo De Luca non ne ha fatto un mistero anche ieri. «Forse ci saranno novità, la prossima settimana, per l'approvvigionamento dei vaccini all'estero - ha spiegato il governatore nel corso della diretta Fb - avverrà avendo chiari due presupposti: la Campania non userà mediatori o intermediari, parliamo ad aziende ufficiali e agli Stati. In ogni caso i vaccini che saranno somministrati saranno valutati e approvati da autorità di controllo come Ema e Aifa». Il punto di rottura potrebbe essere proprio questo. Fatto sta che Cuccurullo ha rimesso il mandato. 

Soresa e non solo negli ultimi mesi sono stati sotto pressione. È di appena qualche giorno fa la decisione della Procura di Napoli di notificare alcuni avvisi di proroga delle indagini ad esponenti di vertice della cabina di regìa che si occupa della crisi pandemica per conto della Regione. Indagini che vedono al centro dell'attenzione Enrico Coscioni e Italo Giulivo. Ma anche Antonio Limone, presidente dell'istituto zooprofilattico di Portici, Corrado Cuccurullo, Antonio Fico, manager della Ames. Si tratta della proroga delle indagini volte ad accertare alcuni aspetti legati alla spesa sanitaria campana in piena pandemia. Si va dai tamponi all'allestimento degli ospedali modulari. Le verifiche non sono concluse. Al vaglio degli inquirenti i documenti acquisiti in Soresa la scorsa estate al termine di un blitz dei militari del comando provinciale. 

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Il Mattino