Concerti e ruderi, sport e abbandono, ristoranti e parchi sotto sequestro, pontili panoramici e discariche abusive. Contraddizioni a Fuorigrotta e Bagnoli dove degrado e...
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VIA TERRACINA
Partiamo da qui. Se si guarda a sinistra, oltre i sacchetti di immondizia abbandonati sul ciglio del marciapiede, si nota una palazzina devastata, tenuta in piedi solo da tubolari arrugginiti e usata come riparo dalle prostitute nigeriane che di notte accendono i loro falò per scaldarsi. Dietro l'edificio distrutto si vede la sagoma glamour della Virgin, uno dei fitness club più esclusivi della città. Il tour delle contraddizioni continua appena si svolta l'angolo: incastrata tra il The Space (il cinema multisala) e la Casa della Musica c'è una enorme area verde, a volte usata dal circo. Basta sbirciare tra le inferriate del cancello per vedere erbacce e rifiuti. Ancora pochi metri e, incastrato stavolta tra la piscina Scandone (rinnovata per le Universiadi) e il Palabarbuto, c'è l'ormai famoso relitto del Mario Argento, il palazzetto dello sport abbandonato da anni, e che da anni oscilla tra l'essere un rudere e l'essere una discarica.
VIALE KENNEDY
Il marciapiede è un ricordo: fagocitato da erba infestante, radici degli alberi e minidiscariche. Per camminare molti pedoni usano la pista ciclabile, dove di bici non ne passano praticamente mai. In compenso, qualche incivile ci abbandona mensole e mobili. Qui, a pochi passi dall'ingresso di una Edenlandia rimessa in sesto, c'è il cancello dell'ex Cinodromo ed ex mercatino delle pulci. Tutto «ex», in quest'area, che al momento non è ben messa. «Attualmente è usata come deposito da Edenlandia - spiega Massimo Minopoli, consigliere della X Municipalità - Ma Edenlandia stessa ha in mente un progetto per installarci attrazioni per adulti».
VIA BAGNOLI
In via Bagnoli, superati i binari pieni di erbacce della Cumana di Agnano, c'è una discarica a pochi passi dall'area sotto sequestro di Bagnoli Futura: «Poteva essere un parco bellissimo sospira un vigilante Ci vengono solo 6 o 7 dipendenti in tutto, per tenere a posto». Lo Sferisterio abbandonato da oltre 30 anni non è molto lontano. Cade a pezzi, letteralmente. Ma l'erba selvatica e rigogliosa che scende dalle mura decrepite dello stadio per la pelota (e da quasi tutta Fuorigrotta) ricorda che la natura si riprende tranquillamente quegli spazi che l'uomo ha occupato e poi lasciato all'inciviltà e all'incuria. In proposito, il Pontile, unico esempio della Bagnoli «riconsegnata», è nell'incuria per metà: tolta la passerella, che è curata, il retro del rettilineo vista mare è pieno di ferraglie e un enorme edificio discarica si impone agli occhi dei visitatori che varcano il cancello d'ingresso. Proseguendo, dopo essersi tappati il naso sulle discariche in via Coroglio e via Cattolica, si arriva all'altro grande relitto dell'area flegrea: il Parco dello Sport finito, mai aperto e andato in malora. 37 milioni investiti e quasi 10 anni di nulla.
IL DECORO
Strutture a parte, qui, come nel resto di Napoli, ci sono le difficoltà legate alla carenza di fondi per il decoro urbano e alla lotta all'inciviltà: «Sugli sversamenti abusivi - dicono l'assessore al Decoro, Giovanni Grilli, e il presidente della Commissione ambiente, Maurizio Molinaro, della X Municipalità - abbiamo allertato le autorità competenti. Il controllo e la prevenzione sono importanti ma serve la collaborazione dei cittadini: devono denunciare chi sversa illegalmente sul nostro territorio». «Il programma attuale per la pulizia delle aiuole e dell'erba è incentrato sulle scuole conclude Minopoli Il pensionamento delle unità ha visto rallentare i processi di manutenzione, ma il lavoro sinergico tra Asia ed i tecnici della municipalità cerca di garantire un decoro, seppur tra mille difficoltà. Stiamo procedendo alla pulizia di marciapiedi che diventano puntualmente discariche e abbiamo iniziato la pulizia delle caditoie con Abc e fognatori».
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Il Mattino