Se a sud ci sono le moderne vele che conducono sotto la galleria commerciale e - sopra - a ristoranti, pizzerie e bar che hanno reso vivibile quel lato di piazza Garibaldi, a nord...
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Un’idea per il recupero e il rilancio della zona, in attesa che venga ultimato il progetto di restyling, arriva da Luigi Petroli, consigliere di Dema alla II Municipalità, che guarda alla città di Genova per garantire i diritti di cittadini italiani e stranieri e che è già stata inviata agli assessori comunali Alessandra Clemente (polizia municipale), Roberta Gaeta (welfare) e Enrico Panini (commercio): «Il suk di piazza Garibaldi lo vediamo tutti i giorni anche nelle zone circostanti, come Porta Nolana, che è poco distante - spiega il consigliere - ma per risolvere il problema c’è bisogno di più risorse in termini di uomini e mezzi delle forze dell’ordine». Poi l’idea per il recupero e la salvaguardia dell’area: «Nello stesso tempo per eliminare il fenomeno del mercato abusivo dei rifiuti in quella che è la piazza simbolo di Napoli, dobbiamo creare un’area di libero scambio delocalizzata (non al centro città dunque) dove italiani e immigrati possano vendere o scambiare oggetti usati e non provenienti dalla ricettazione, rispettando precise regole sul modello del progetto “Chance” adottato dal Comune di Genova. Solo così restituiremo dignità a una piazza che è la porta d’accesso della nostra città per i turisti che arrivano alla stazione centrale». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino