Teatro San Carlo, è polemica tra Lissner e Sangiuliano: «Raggiunti grandi successi»

Il sovrintendente del teatro: rattristato da una dichiarazione del ministro. Lui replica: solo un invito ad alzare l’asticella

Gennaro Sangiuliano alla conferenza stampa
Finisce con il sovrintendente del San Carlo che attacca il ministro Gennaro Sangiuliano per una sua dichiarazione contenuta nella cartellina, appena consegnata ai giornalisti, sul...

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Finisce con il sovrintendente del San Carlo che attacca il ministro Gennaro Sangiuliano per una sua dichiarazione contenuta nella cartellina, appena consegnata ai giornalisti, sul restauro del teatro. La polemica non cancella la grande bellezza ritrovata nel Lirico più antico d’Italia e al Mann, il museo archeologico dove si è inaugurata in mattinata la sezione dedicata alla Campania romana. Ma lo scontro è diretto, in conferenza stampa, per certe frasi messe nero su bianco. Una su tutte: «Il San Carlo deve tornare ad avere il posto di primato che merita, anche inserendosi in un generale risveglio della cultura a Napoli». Ovvero, «non ha ancora una proiezione pari alla sua storia, al suo valore e potenzialità. Bisogna lavorare per rafforzarla in tempi rapidi, affinché questa riapertura sia un vero rilancio e non un mero restauro, per quanto necessario».

 «Questa dichiarazione mi rattrista e sorprende», dice il sovrintendente Stéphane Lissner, arrivato dall’Opera di Parigi quattro anni fa e pronto nel faccia a faccia a rivendicare «i grandi riscontri e successi, qui e all’estero». Merito della «straordinaria competenza di tutti i lavoratori del San Carlo», premiata al botteghino, scandisce, girando la testa di continuo. «Chiederei al ministro di dare a tutti noi dei consigli specifici sulle aree di miglioramento che ha individuato. Sono sicuro che i suoi spunti saranno esaminati dal Consiglio d’indirizzo e da tutti i colleghi del teatro con grande attenzione». Seduto tra i due, il sindaco Gaetano Manfredi applaude timidamente. E, al termine del suo intervento (centrato sul restyling), è il turno di Sangiuliano. «Non bisogna prendersela se io cerco di alzare sempre più l’asticella: dobbiamo far crescere sempre di più la nostra bellezza», chiarisce il senso, alzandosi in piedi (senza convincere l’interlocutore che gli resterà distante nel tour tra gli stucchi e i palchetti). «Il ministero della Cultura non è solo un centro di spesa, ma deve avere un suo immaginario italiano da proiettare nel mondo», avverte.
Quindi, Sangiuliano s’intesta il concerto di Bono, atteso in luglio al San Carlo, ringraziando Lissner «per la sensibilità» ad accoglierlo. «Non sono un rockettaro, ma dopo Paolo Conte alla Scala è una data importante». 

Poi spazio alla presentazione del restauro (che continua) a cura del responsabile unico del procedimento, l'architetto Almerinda Padricelli, del segretariato regionale del ministero. Direttrice dei lavori: Francesca Brancaccio (B5 srl).

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Il Mattino