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Riaperto oggi per poche ore lo stabilimento Stellantis di Pomigliano d'Arco, costretto nel pomeriggio a una nuova fermata produttiva per mancanza di sedili. L'annuncio da parte dell'azienda, spiega Mario Di Costanzo, responsabile automotive della Fiom di Napoli, è arrivato dopo le 13 di oggi, quando molti lavoratori erano già in viaggio per riprendere le attività dopo quasi due mesi di stop, tra ferie e mancanza di fornitura di semiconduttori.
«La carenza di semiconduttori da mesi sta mettendo in ginocchio l'intero settore - ha commentato Di Costanzo - luglio è stato il mese peggiore per i lavoratori di Pomigliano, costretti a vari stop collettivi nei mesi precedenti, e già provati dai lunghi periodi di ammortizzatori sociali che vanno avanti dal 2008.
Di Costanzo, inoltre, sottolinea che lo stop di oggi, dovuto questa volta a un problema informatico nell'azienda produttrice di sedili, «costa caro agli operai di Pomigliano». «Per molti - ha spiegato - il rientro in fabbrica, chiusa ormai dagli inizi di luglio, serviva per maturare i ratei. Come Fiom ci auguriamo che ci sia buon senso da parte dell'azienda e che la stessa si faccia carico delle perdite economiche dei lavoratori, gli stessi che hanno contribuito, durante il lockdown, a portare avanti il Paese mettendo a repentaglio la propria vita. Ci aspettavamo, inoltre - ha concluso il sindacalista - una migliore gestione nella comunicazione, in quanto pur essendo a conoscenza da stamane della mancanza di sedili, l'azienda, multinazionale tra le prime al mondo del settore automotive, ha comunicato lo stop ai lavoratori solo a ridosso dell'inizio del turno di lavoro».
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