Mancano i semiconduttori, la produzione di auto a Pomigliano non riparte: operai fermi da quasi due mesi

Mancano i semiconduttori, la produzione di auto a Pomigliano non riparte: operai fermi da quasi due mesi
Riaperto oggi per poche ore lo stabilimento Stellantis di Pomigliano d'Arco, costretto nel pomeriggio a una nuova fermata produttiva per mancanza di sedili. L'annuncio da...

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Riaperto oggi per poche ore lo stabilimento Stellantis di Pomigliano d'Arco, costretto nel pomeriggio a una nuova fermata produttiva per mancanza di sedili. L'annuncio da parte dell'azienda, spiega Mario Di Costanzo, responsabile automotive della Fiom di Napoli, è arrivato dopo le 13 di oggi, quando molti lavoratori erano già in viaggio per riprendere le attività dopo quasi due mesi di stop, tra ferie e mancanza di fornitura di semiconduttori.

«La carenza di semiconduttori da mesi sta mettendo in ginocchio l'intero settore - ha commentato Di Costanzo - luglio è stato il mese peggiore per i lavoratori di Pomigliano, costretti a vari stop collettivi nei mesi precedenti, e già provati dai lunghi periodi di ammortizzatori sociali che vanno avanti dal 2008. Si doveva rientrare, dopo le ferie di agosto, il 23, ma l'azienda aveva poi comunicato un ulteriore fermo fino ad oggi a causa della carenza di semiconduttori. Nonostante a livello nazionale ci siano diverse richieste di incontro da parte della Fiom, sembra che il problema non interessi il governo italiano». 

Di Costanzo, inoltre, sottolinea che lo stop di oggi, dovuto questa volta a un problema informatico nell'azienda produttrice di sedili, «costa caro agli operai di Pomigliano». «Per molti - ha spiegato - il rientro in fabbrica, chiusa ormai dagli inizi di luglio, serviva per maturare i ratei. Come Fiom ci auguriamo che ci sia buon senso da parte dell'azienda e che la stessa si faccia carico delle perdite economiche dei lavoratori, gli stessi che hanno contribuito, durante il lockdown, a portare avanti il Paese mettendo a repentaglio la propria vita. Ci aspettavamo, inoltre - ha concluso il sindacalista - una migliore gestione nella comunicazione, in quanto pur essendo a conoscenza da stamane della mancanza di sedili, l'azienda, multinazionale tra le prime al mondo del settore automotive, ha comunicato lo stop ai lavoratori solo a ridosso dell'inizio del turno di lavoro».

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Il Mattino