Penultimo appuntamento della Stagione d'Opera e di Balletto prima del San Carlo Opera Festival, torna al Massimo napoletano La Cenerentola, dramma giocoso in due atti di...
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L'allestimento è quello firmato dallo scozzese Paul Curran – qui ripreso da Oscar Cecchi – con la direzione d'orchestra di Gabriele Ferro, da sempre amatissimo dal pubblico napoletano e sul podio già nel 2003 in occasione del debutto di questo allestimento sancarliano, con le scene di Pasquale Grossi e i costumi firmati da Zaira de Vincentiis.
Il regista Paul Curran ha scelto di ambientare la storia di Cenerentola nel 1912 per meglio sottolineare le differenze di classe; è in quegli anni infatti che la disparità tra le classi sociali si fa particolarmente evidente. Disparità che nel testo di Ferretti è messa in rilievo nelle diversità tra il mondo della protagonista e quello del Principe. Nessuna magia dunque o atmosfera da favola, ma una leggerezza di fondo resa attraverso il filtro dell'ironia. Il colore predominante in palcosenico è l’azzurro in tutte le sue gradazioni, sia nelle scene firmate da Pasquale Grossi, sia nei costumi della de Vincentiis.
A vestire i panni di Cenerentola è Serena Malfi, giovane mezzosoprano napoletano che vanta già una carriera internazionale (si è esibita infatti al Covent Garden, all'Opéra de Paris, alla Wiener Staatsoper), le sorelle Clorinda e Tisbe saranno interpretate da Caterina Di Tonno e Candida Guida. Il ruolo del Principe è affidato Maxim Mironov mentre Simone Alberghini sarà Dandini e Carlo Lepore Don Magnifico. Alidoro avrà la voce di Luca Tittoto.
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Il Mattino