Rispondono ad un annuncio online, pagano l’affitto di una casa vacanze, ma arrivati a Roccaraso scoprono che l’appartamento era abitato da una coppia di anziani....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Roberta Beta, ex Grande Fratello, truffata: «La villa a Cortina non c'era». Poi il vaffa social
«Avevamo trovato un annuncio sul sito “subito.it” – spiegano i ragazzi – con tanto di riferimenti telefonici, indirizzi, fotografie. A questo punto, abbiamo preso contatti direttamente con una certa Marianna Contetta Golino, una signora gentilissima e disponibile, che fino a due giorni prima della partenza si è fatta sentire, dandoci tutti i riferimenti per arrivare a destinazione. Poi, a poche ore dal nostro arrivo, è improvvisamente scomparsa. Il suo telefonino squillava a vuoto e non rispondeva più». I giovani, con tanto di valigie e bagagli, un po’ scombussolati dopo il viaggio, si erano insospettiti dello strano comportamento. «Era troppo strano – prosegue Giovanna – perché fino a due giorni prima, la signora Marianna si era dimostrata gentilissima. Aveva fornito tutte le indicazioni, tutte le dritte per trovare la casa. Poi, dal giorno prima è scomparsa. Una volta arrivati a Roccaraso, abbiamo provato a contattarla tante volte per chiedere spiegazioni, ma non rispondeva mai e ci siamo insospettiti».
LEGGI ANCHE Flop vacanze, coppia paga a Ibiza 11.000 euro per l'affitto di un attico che non esiste
Quella sensazione, poi, è diventata una certezza quando non appena arrivati nella località abruzzese hanno scoperto che la casa esisteva, ma aveva un numero civico differente e, soprattutto, era abitata da una coppia di anziani. «Ci dispiace, ma purtroppo non siete i primi che vengono qui. C’è qualcuno che ha utilizzato la nostra casa per una truffa», ha spiegato agli increduli ragazzi la vera proprietaria dell’abitazione. Come prima cosa, i giovani si sono rivolti ai carabinieri ed hanno sporto denuncia, fornendo tutti i riferimenti bancari e telefonici che avevano recuperato grazie all’annuncio trovato sul noto portale. Quella, però, era già la settima denuncia che avevano raccolto i carabinieri di Roccaraso per lo stesso annuncio e la stessa casa, ed ora gli investigatori sono sulle tracce dei truffatori della finta casa vacanze. Tra l’altro, altri tre gruppi erano stati truffati nella stessa settimana, con i riferimenti di un altro appartamento in affitto, ma in realtà abitato da alcuni residenti.
LEGGI ANCHE Truffa vacanze in Cilento: 500 euro di caparra ma la casa non esiste
Il sito di annunci, come da regolamento pubblicato online, declina ogni responsabilità sulla veridicità delle pubblicazioni. Infatti, «subito.it» è una sorta di bacheca messa a disposizione degli utenti, che poi contrattano personalmente prezzi e pagamenti. Al portale web vanno solo le spese di pubblicazione dell’annuncio – di pochi euro, a seconda della tipologia e della durata – e chi propone appartamenti in affitto o in vendita risponde in prima persona, prendendosi tutte le responsabilità del caso.
LEGGI ANCHE Vanno a ritirare i biglietti per la vacanza ma l'agenzia viaggi non c'è più: turisti beffati
Dopo la disavventura, con una giornata intera praticamente trascorsa tra la caserma dei carabinieri e la piazza di Roccaraso, Giovanna, Francesco, Ilaria, Bianca, Adriana, Luigi, Carmine e Giovanni non si sono persi d’animo. Hanno trovato un’altra sistemazione ed ora sono ad Ateleta, ad una decina di chilometri da Roccaraso, dove sono riusciti a trovare un altro alloggio – stavolta vero – in affitto.
LEGGI ANCHE Fitta case vacanze inesistenti sulla Riviera romagnola, denunciato truffatore napoletano
La truffa delle case in affitto per le classiche vacanze di Natale era una sorta di «esclusiva» tutta stabiese. Negli anni scorsi, un gruppo del rione Moscarella – capeggiato da Carmine Guerriero, l’esperto hacker stabiese 32enne, oggi in carcere per una truffa legata alla contraffazione di targhe automobilistiche – era stato coinvolto in una maxi truffa in tutta Italia. Adesso, Guerriero e alcuni suoi «soci» sono a processo, con decine di vittime che hanno pagato migliaia di euro per trascorrere vacanze sulla neve in appartamenti che non esistevano.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino