Napoli invasa dai turisti ma è caos in via Marina

I grandi bus creano un effetto imbuto: «Difficile raggiungere il varco del porto»

La fila dei turisti scesi dai bus in via Marina
Turismo natalizio tra luci e ombre, tra indotto e ingorgo. I dati delle occupazioni, nel weekend alle spalle, parlano dell’80% di camere piene per gli alberghi da 3 a 5...

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Turismo natalizio tra luci e ombre, tra indotto e ingorgo. I dati delle occupazioni, nel weekend alle spalle, parlano dell’80% di camere piene per gli alberghi da 3 a 5 stelle, e si prevede il sold-out per l’Immacolata. Quanto al traffico, la zona del porto soffre il caos.

Con «500 bus solo nell’ultima settimana», sottolineano per esempio da Abbac (associazione delle strutture ricettive extralberghiere). Anche i tassisti fanno notare le criticità della circolazione di mezzi pesanti che «si spingono fino a piazza Trieste e Trento e Palazzo Reale». I visitatori, va da sé, riempiono le strade e le casse dei negozi. Ma, come fa notare sempre Abbac, «chi arriva al porto in bus è un escursionista mordi e fuggi, che viene da zone vicine, spesso non resta a dormire e genera meno indotto». L’ingorgo alla circolazione, in altre parole, è in parte funzionale al turismo «cheap». I parcheggi pensati per i vacanzieri sono tre: due, non certo stra-frequentati, sono in periferia (a Scampia e zona flegrea). L’altro, appunto, è a due passi dal Maschio Angioino. 

Secondo un accordo siglato il 19 novembre tra Assoturismo, Anm e Federnoleggio, per le giornate clou di fine 2022, «la ztl “Bus Turistici” è attiva ogni sabato, domenica, festivi e prefestivi dalle 7 alle 19. In queste giornate i bus turistici non autorizzati non potranno accedere al centro cittadino e dovranno effettuare trasbordo passeggeri e parcheggiare in aree di sosta appositamente dedicate». Chi paga - attraverso l’app Tap&Park – può sostare al porto. Chi non paga, invece, si ferma all’altezza del Brin. Tutto il traffico, dunque, si concentra in quest’area. «Gli ingorghi ci sono – spiega Cosimo La Malfa, tassista e rappresentante Usb - Via Acton è quella che si blocca maggiormente. I bus che entrano ed escono invadono la carreggiata per l’autostrada. Si vedono poi transitare grossi mezzi in città, tra Palazzo Reale, piazza Trieste e Trento e Maschio Angioino. È un caos». Indugiando sui tassisti, è in corso una trattativa per l’aumento delle tariffe. Ma torniamo al binomio traffico-turismo: «C’è un caos organizzativo sui bus per i visitatori - dice Agostino Ingenito, presidente di Abbac - In questi ultimi weekend, gli affollamenti generano problemi alla circolazione, e la discesa e la risalita dal centro sono complesse. I pullman arrivano al porto. Delle due l’una: o si sceglie un turismo di qualità o un turismo cheap, e quello dei bus è cheap: chi li usa non spende tanto, arriva di solito dalla Campania o dalle regioni limitrofe, e non resta a dormire. Sono turisti mordi e fuggi».

La folla, in ogni caso, porta anche indotto. Del resto, Napoli a Natale è tra le location più ambite del Paese e il dispositivo del traffico pedonale battezzato a San Gregorio - senso unico a salire da San Biagio dei Librai fino a piazza San Gaetano - funziona ma non può impedire la congestione. Lo stesso discorso vale per il traffico veicolare. I numeri delle presenze confermano un boom turistico che per tanti versi supera quello degli anni pre-pandemici. «Prevediamo il sold-out per l’Immacolata - spiega Gianna Mazzarella, presidente della Sezione Turismo di Unione Industriali Napoli - Per il weekend appena trascorso, invece, c’è stato l’80% di occupazione media nei 3, 4 e 5 stelle. I dati delle presenze sono senza dubbio confortanti, anche se le criticità legate alla congestione non mancano». Nodi irrisolti, ma anche strategie in atto: «Abbiamo ottenuto cose che da anni non c’erano in città – rimarca l’assessore comunale alla Mobilità Edoardo Cosenza – I bus non passano più da via Colombo, lasciano i passeggeri all’Immacolatella e fanno inversione verso il Brin, in questo modo la Marina risulta meno congestionata. Abbiamo poi ridotto i costi per chi parcheggia a Scampia e ai Campi Flegrei. Quelle aree di sosta periferiche stanno funzionando: lo abbiamo fatto per evitare che tutti entrassero in città dal lato di via Marina. Dall’autostrada i pullman entrano direttamente nel porto. Ma il traffico c’è, e naturalmente dipende dall’enorme afflusso».

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Il Mattino