Ucraina, gala della pace al teatro San Carlo: c'è l'étoile scampata da Kiev

Ucraina, gala della pace al teatro San Carlo: c'è l'étoile scampata da Kiev
Anastasia Gurskaya è la prima ballerina dell'Opera Nazionale Ucraina, a Kiev. Diplomata nel 2018 alla State Choreographic School, e dal 2020 solista, ha in repertorio...

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Anastasia Gurskaya è la prima ballerina dell'Opera Nazionale Ucraina, a Kiev. Diplomata nel 2018 alla State Choreographic School, e dal 2020 solista, ha in repertorio alcune delle più celebri eroine della danza, da Clara nello «Schiaccianoci» a Kitri nel «Don Chisciotte». Pochi giorni fa è riuscita a lasciare la sua città sotto le bombe. Ma non ha abbandonato le scarpette rosa. E sarà l'ospite straordinaria di un gala di fundraising per l'Ucraina che vedrà danzare insieme in segno di pace star russe e ucraine il prossimo 4 aprile sul palco del San Carlo. Un momento di grande spettacolo e solidarietà. «Con l'aggravarsi della situazione in Ucraina è importante, come teatro, dare un segnale concreto di vicinanza a chi soffre. Per questo mettiamo in campo questo gala, coerentemente alla nostra mission di luogo di cultura», nota il sovrintendente Stéphane Lissner. «In questo momento storico così difficile continua - questa crisi ricorda ancora di più quanto sia fondamentale il ruolo dei teatri e della cultura. Perché la danza unisce e tutti gli artisti che si avvicenderanno sul nostro palcoscenico provengono da un'unica scuola di eccellenza riconoscibile nel mondo e che non ha bandiere, tutti hanno scelto di venire al San Carlo per la sua storia». Il manager francese sottolinea anche che con il presidente della fondazione e sindaco Gaetano Manfredi e tutto il consiglio di indirizzo si sta già riflettendo su altro progetto a sostegno della pace. E che «è significativo che tutto questo accada in un momento di rilancio del nostro corpo di ballo, grazie alla direttrice Clotilde Vayer e alla nuova dotazione organica, appena approvata, che consentirà l'avvio delle selezioni per le assunzioni già dal mese di aprile». A Lissner fa eco il direttore generale Emmanuela Spedaliere che guarda oltre l'evento: «Intendiamo dare supporto, nei tanti progetti educational attivi al San Carlo, ai giovani ucraini arrivati a Napoli, affinché possano continuare a coltivare i loro interessi artistici per dare loro un senso di ritrovata normalità nelle attività di studio e formazione». 

Intanto, per lo spettacolo, accanto all'étoile scampata alla guerra, arriveranno in città il meglio dei ballerini russi e ucraini che in questo momento lavorano in grandi compagnie di danza in occidente o loro celebri partner che si esibiranno insieme con due eccellenze di casa Luisa Ieluzzi e Stanislao Capissi, membri del corpo di ballo sancarliano. In arrivo divi del Dutch National Ballet di Amsterdam come Arthur Shesterikov nativo di Perm o come l'ucraino Oleksandr Ryabko, primo ballerino all'Hamburg Ballet con la sua partner italiana Silvia Azzoni pure prima ballerina all'Hamburg Ballet, o Denys Cherevychko primo ballerino dell'Opera di Vienna nato nella tristemente famosa Donetsk e Kateryna Shalkina che ha imparato a danzare alla Scuola Nazionale del Balletto a Kiev. Poi Christine Shevchenko nata a Odessa, prima ballerina all'American Ballet Theatre di New York; Alexey Popov primo ballerino all'Opera di Vienna dopo gli studi in patria alla prestigiosa Accademia Vaganova di San Pietroburgo; l'ucraina Katja Khaniukova prima ballerina all'English National Balletdi Londra; il danese Sebastian Kloborg coreografo e partner della prima ballerina russa Maria Kochetkova, star dell'English National Ballet; la star dell'Opera di Vienna Maria Yakovleva, nata a San Pietroburgo e diploma alla Vaganova Academy; Iana Salenko prima ballerina all'Opera di Berlino, originaria di Kiev, con il partner moldavo Dinu Tamazlacaru, étoile a Berlino. Nel gruppo dei protagonisti anche Timofej Andrijashenko nato a Riga, in Lituania, da famigia russa-ucraina, primo ballerino alla Scala di Milano e la sua partner italiana nella vita e sul palco, Nicoletta Manni prima ballerina scaligera: la loro love story ha presto fatto il giro del web con tanto di bacio appassionato alla ribalta dopo l'esibizione ne la «Bayadère» con le coreografie di Nureyev a dicembre scorso.

«La danza ha il potere di commuovere, di unire, è così che è nata l'idea di questo spettacolo», spiega Alessio Carbone, ancien premier danseur dell'Opera di Parigi e promotore dell'iniziativa che prevede un susseguirsi di passi a due e assoli tratti dal grande repertorio classico e contemporaneo interpretati dalle sedici superstar ospiti. «La ricca storia della danza classica e la sua tradizione - aggiunge - sono profondamente legate alle culture ucraina e russa. Utilizzeremo la forza della nostra passione e la bellissima amicizia che c'è tra noi ballerini per aiutare l'Ucraina e mostrare al mondo che restiamo uniti per la pace». Tutto l'incasso della serata (biglietti da 15 a 50 euro), andrà in aiuto dell'Ucraina. Già qualche sera fa il San Carlo aveva offerto ai profughi del conflitto il ricavato di una serata del balletto «I Maestri del XX secolo» con le coreografie di Balanchine e MacMillan, una iniziativa benefica organizzata in collaborazione con il Comune di Napoli (assessorato alle Politiche Sociali), Croce rossa Italiana Comitato di Napoli e Consolato Generale dell'Ucraina a Napoli. 

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Il Mattino