Ugo Russo, Opel ci ripensa: via il murale dal video-spot su Napoli

Ugo Russo, Opel ci ripensa: via il murale dal video-spot su Napoli
Murale di Ugo Russo: arriva il dietrofront di Opel, che elimina l’immagine dallo spot del tour sulla street-art a Napoli dopo le proteste dei cittadini sostenuti dal...

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Murale di Ugo Russo: arriva il dietrofront di Opel, che elimina l’immagine dallo spot del tour sulla street-art a Napoli dopo le proteste dei cittadini sostenuti dal consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, che parla di «scelta più giusta e sensata».



L’opera dedicata al baby rapinatore morto a 15 anni il 1 marzo 2020 in via Generale Orsini, dopo essere stato colpito dai proiettili di un carabiniere di 23 anni in borghese che reagì al tentativo di rapina del ragazzo, aveva già destato parecchie polemiche. Come il fumetto a lui ispirato e presentato qualche mese fa ai Quartieri da Zerocalcare. Niente immagini che possano inneggiare alla criminalità. La Opel fa dunque marcia indietro e cancella il murale del rapinatore morto nel tentativo di sottrarre un Rolex al carabiniere. Nella seconda tappa del tour “Opel you mind” dedicata alla street-art la casa automobilista aveva dato spazio a Napoli con i suoi Quartieri Spagnoli, mostrando anche il murale illegale dedicato a Ugo Russo. Un’opera realizzata dalla street-artist italo-spagnola Leticia Mandragora proprio nei vicoli dove il ragazzino era nato e abitava. Un murale che aveva fatto tanto discutere, al punto che il Tar della Campania aveva deciso di cancellarlo, respingendo il ricorso del comitato Verità e Giustizia per Ugo Russo e stabilendo che quel disegno fosse una «trasformazione fisica dell’immobile», dando così ragione all’amministrazione comunale. Mentre in precedenza la Sovrintendenza di Napoli si era espressa a favore della raffigurazione come «opera decorativa».

Oggi quelle stesse immagini che si erano viste nello spot dell’azienda automobilistica avevano suscitato lo sdegno di molti napoletani, che si erano rivolti al consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, che da tempo si batte per combattere anche la simbologia del crimine che ha invaso la città con scritte, murales e altarini dedicati a delinquenti di ogni tipo. Così dopo l’intervento duro di Borrelli, il murale di Russo è stato eliminato dallo spot Opel. Conclusione: dopo le decine di proteste dei cittadini, Opel ha modificato il video pubblicitario dove viene intervistata la stessa Mandragora, eliminando le rappresentazioni di Ugo Russo. 



«Era la scelta più sensata e dignitosa da fare - ha spiegato Borrelli - Napoli trasuda arte e storia da ogni singolo poro e non può certo essere rappresenta da rapinatori, delinquenti e camorristi. Contestualmente è deplorevole rendere omaggio a quella parte marcia della città che ogni giorno contribuire ad affossare Napoli e la sua dignità - ha aggiunto - Chi dovrebbe essere omaggiato sono invece le vittime della criminalità, gli eroi e anche chi tutti i giorni lotta, suda e fatica per andare avanti e per costruirsi un futuro migliore nella legalità».

 

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Il Mattino