De Magistris, petizione da 36 mila firme contro La Russa: «Dimissioni subito»

In campo anche personalità della cultura, dello spettacolo e dell’associazionismo

Ignazio La Russa
La petizione lanciata sabato 1 aprile per chiedere le dimissioni del presidente del Senato dopo le vergognose dichiarazioni rilasciate in merito...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La petizione lanciata sabato 1 aprile per chiedere le dimissioni del presidente del Senato dopo le vergognose dichiarazioni rilasciate in merito all’attentato di Via Rasella è stata già firmata on line da oltre 36seimila persone.

Scorrendo l’elenco delle prime firme ci sono i nomi di quanti si stanno impegnando per la costruzione di Unione Popolare. E, insieme, personalità della cultura, dello spettacolo, dell’informazione, dell’associazionismo che hanno voluto schierarsi con Unione Popolare, non in nome di un antifascismo di facciata ma avvertendo l’urgenza di ricostruire una verità storica non viziata da revisionismo.

«Molte compagne e compagni di Unione Popolare sono stati presenti alla manifestazione organizzata anche da altre forze antifasciste proprio in Via Rasella contro le privatizzazioni, l’autoritarismo, l’oscurantismo, l’autonomia differenziata, la guerra - recita una nota diffusa dal movimento che fa capo a Luigi de Magistris - Si tratta di prodotti delle politiche neoliberiste e per Unione Popolare, sostenere la petizione che porti alle dimissioni di La Russa è inscindibile dal portare avanti queste ed altre lotte; questo è il senso che diamo all’antifascismo nel XXI secolo, che si traduce nella difesa e nell’applicazione della Costituzione e nel far tornare in questo Paese, reali condizioni di democrazia».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino