«Università Federico II di Napoli, un museo sulla storia dell'Ateneo»

«Università Federico II di Napoli, un museo sulla storia dell'Ateneo»
«Queste mura sono la storia della città. Sono la prova che l'Università si insedia sull'antica Neapolis». Il professore Alessandro Castagnaro ha...

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«Queste mura sono la storia della città. Sono la prova che l'Università si insedia sull'antica Neapolis». Il professore Alessandro Castagnaro ha aperto così la sua lezione en plein air sul tratto delle antiche mura greche che emergono dal basamento del Cortile della Minerva, nella sede centrale dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Un intervento che ha aperto ufficialmente un'edizione di Buon Compleanno Federico bagnata dal temporale, ma che per fortuna ha subito soltanto uno slittamento orario. «Abbiamo voluto iniziare da luoghi simbolo della Federico II strettamente connessi alla città, e con la nostra comunità studentesca protagonista» ha esordito il rettore Matteo Lorito aprendo ufficialmente i festeggiamenti per i 798 anni dell'ateneo. Oggi è prevista la gran chiusura delle celebrazioni con le premiazioni di Laureati Illustri (tra cui il ministro Luciana Lamorgese) e Studenti Meritevoli alla presenza del ministro dell'Università Maria Cristina Messa e il concerto in piazza Municipio della multietnica Orchestra di Piazza Vittorio offerto gratuitamente «perché la Federico II è Napoli e Napoli è la Federico II».

Proprio questa connessione tra Napoli e l'ateneo è stata ben dettagliata dal professor Castagnaro il quale ricorda che «la sede centrale è un progetto di trasformazione di una serie di isole conventuali, alle nostre spalle infatti abbiamo l'ex convento del Gesù vecchio. Inoltre queste mura segnano il tratto meridionale dell'antica Neapolis, al confine quasi con il mare. Il porto lambiva questa zona, di conseguenza siamo di fronte a un'area significativa proprio come sviluppo della città. L'ateneo quindi affonda le sue radici nei primi insediamenti risalenti a Neapolis e tutte le sedi sono cresciute man mano che si è sviluppata la città» ha proseguito il docente che a ottobre terrà un convegno proprio sul progetto di restauro e valorizzazione delle mura greche e del cortile che diventerà luogo di fruizione. «Con il rettore Lorito stiamo studiando dove sistemare un museo che racconti questo processo di scoperta, restauro e valorizzazione» ha concluso. A seguire le incursioni teatrali di e con Raffaele Parisi di Muricena Teatro accompagnato da Marianita Carfora, e gli attori studenti federiciani Giuseppe Fedele (Filologia moderna) e Giusy Andolfi (Discipline della musica e dello spettacolo).

Il rischio temporale ha imposto uno spostamento del palco e dei posti a sedere nel Cortile delle Statue, sistemati sotto i porticati. Qui hanno trovato spazio la fotografia e la musica. «Volevamo festeggiare questi 798 anni con le persone più importanti: i nostri studenti» ha sottolineato la prorettrice Rita Mastrullo che ha introdotto la presentazione del Catalogo del Contest Fotografico che racconta due anni di pandemia, descritto da Concetta Giancola, presidente del Cug, e Francesca Marone, presidente della giuria del contest. Infine spazio alla musica con gli Aftersat, gruppo vincitore della prima edizione del concorso musicale Talent Live di F2 Radio Lab, il laboratorio radiofonico della Federico II. Sul palco i federiciani Alessia Torinelli (Ingegneria gestionale), Mirko Di Bello (Chimica), Salvatore Pone (laureato in Biotecnologie) oltre a Davide Correra e Giuseppe Passeri. A seguire il maestro Gaetano Russo ha introdotto il concerto dell'Orchestra Scarlatti Young in formazione 30 elementi diretta dal maestro Giuseppe Galiano, studente federiciano magistrale in Scienze filosofiche. 

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Il Mattino