Panchina rossa contro violenza su donne: inaugurata venerdì, già vandalizzata

Napoli, Vandali contro panchina rossa, simbolo della lotta alla violenza sulle donne
La panchina simbolo della lotta alla violenza sulle donne, inaugurata nella mattinata di venerdì 9 marzo, per ricordare la giovane Stefania Formicola uccisa con un...

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La panchina simbolo della lotta alla violenza sulle donne, inaugurata nella mattinata di venerdì 9 marzo, per ricordare la giovane Stefania Formicola uccisa con un colpo di pistola al cuore sparato dal marito, e stata vandalizzata, probabilmente nella stessa serata. La panchina rossa, nella centralissima piazza San Vitale nel quartiere flegreo di Fuorigrotta, è rimasta intatta solo per poche ore.

 
La panchina dipinta di rosso, simbolo della lotta alla violenza sulle donne, sistemata nei giardini della piazza, è stata deturpata, approfittando dell’oscurità, nel corso della notte da ignoti, che l'hanno scarabocchiata spruzzando della vernice nera. «Un brutto atto vandalico - dice Annalisa Mantellini, presidente della commissione alle pari opportunità della X Municipalità - al simbolo della lotta alla violenza sulle donne e le vittime del femminicidio. E’ stato dato uno schiaffo a chi si è impegnato per realizzare e a chi crede nel significato di quella panchina!».
 
«Non la considero una bravata - prosegue la consigliera municipale - ma una vera dichiarazione da parte di una coltre maschilista che imperversa nel quartiere. Più azioni del genere accadranno e più io, l'amministrazione, le associazioni, i collettivi e tutta la Municipalità, creeremo occasioni di sensibilizzazioni e di lotta. È un atto che non deve e non resterà impunito, questo gesto verrà denunciato alle autorità competenti, chiederemo di visionare anche i firmati della video sorveglianza per trovare elementi utili per risalire agli autori.
Il mio impegno e della Municipalità – conclude la Mantellini - sarà quello di riqualificare la panchina vandalizzata per far capire che certamente non saranno questi atti ignobili a fermarci o a intimorirci. Credo che il senso di legalità e di rispetto, devono essere sempre più divulgati affinché l’intera opinione pubblica venga sensibilizzata contro l’atrocità del femminicidio».

Insorge anche il mondo della scuola. «La scuola  - dice un insegnante della vicina scuola primaria Andrea Doria - non si fermerà davanti ad atti come questo, sappiamo quanto in questo quartiere sia necessario, portare avanti progetti a favore della legalità e della non violenza e continueremo a lavorare proprio in questa direzione.
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Il Mattino