Napoli, il Covid non ferma il «black friday» dei mercatini della monnezza

L'emergenza Covid e l'istituzione della zona rossa su tutto il territorio della regione Campania non ha fermato i mercatini itineranti della monnezza gestiti dagli...

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L'emergenza Covid e l'istituzione della zona rossa su tutto il territorio della regione Campania non ha fermato i mercatini itineranti della monnezza gestiti dagli extracomunitari nella zona del quartiere Vasto e di piazza Garibaldi. Ogni giorno, a dispetto di centinaia di attività commerciali legali costrette a chiudere i battenti fino a data da destinarsi - con tutte le conseguenze economiche del caso per i commercianti - le strade del quartiere sono prese d'assalto da decine di venditori che raccattano mercanzie tra i cassonetti e la rivendono a pochi centesimi di euro.

Nella stragrande maggioranza si tratta di capi di abbigliamento saccheggiati dai contenitori per la raccolta degli abiti usati - destinati in teoria agli enti del terzo settore - ma non mancano gli oggetti di tecnologia come piccole radio, vecchi cellulari, orologi o sveglie. 

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Un malcostume sempre più diffuso nonostante i controlli della polizia municipale. Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, i caschi bianchi del Comune di Napoli non possono fare altro che allontanare temporaneamente dalle strade i venditori che, però, ritornano quasi sempre dopo pochissimi minuti. Una lotta impari, resa ancora più difficile dai pochissimi sequestri di merce organizzati per contrastare un fenomeno che qualche esponente istituzionale - decisamente poco realista - voleva risolvere con l'istituzione di un'area di "libero scambio" nella zona del parco della Marinella. In ogni caso del fantasioso progetto, avallato a suo tempo anche dal Comune di Napoli, non si è saputo più nulla. 

«Mentre i negozi devono chiudere gli extracomunitari continuano a vendere praticamente indisturbati la loro merce - è il commento di Adelaide Dario del Comitato Vasto-Nolana - e possono proseguire tranquillamente le loro attività perchè i controlli sono pochi e i sequestri sono quasi pari a zero. Se non si sottrae la merce che alimenta questi mercati ci troveremo sempre di fronte a interventi che servono a poco o nulla e che danno solo l'impressione di essere realizzati per tenere buoni gli esasperati residenti della zona. Le regole anti-Covid - prosegue l'attivista - valgono per tutti. Italiani o stranieri. Troviamo profondamente ingiusto assistere alla chiusura dei negozi legali e alla tolleranza, da parte delle istituzioni, di mercatini illegali che, tra le altre cose, creano notevoli assembramenti. La sede della Regione - ha poi concluso - non è molto distante da qui. Continuiamo a chiederci che fine abbia fatto il lanciafiamme di De Luca e i suoi annunci di tolleranza zero».

I mercatini della monnezza itineranti sono solo una delle tante problematiche denunciate con sempre maggiore frequenza dai cittadini. La presenza di un gran numero di clochard - e dei conseguenti accampamenti di fortuna - quasi sempre ubriachi è occasione di ulteriori frizioni tra i residenti e le istituzioni che continuano ad apparire del tutto assenti o quasi. Ne è testimonianza il curioso paradosso del verde pubblico. Da un lato, infatti, baby gang armate di motosega distruggono gli alberi, dall'altro le chiome degli alberi - come a via Firenze - hanno raggiunto dimensioni ragguardevoli e sono arrivate a invadere le finestre degli appartamenti ai primi piani.

Questa mattina alcune pattuglie della polizia municipale, che nonostante la cronica carenza di uomini e mezzi continuano stoicamente a presidiare il territorio, sono intervenute per sedare l'ennesima rissa tra ubriachi scoppiata all'interno dell'anfiteatro di piazza Garibaldi, luogo d'elezione per gli stranieri di ogni nazionalità che sono soliti accamparvisi. A distanza di pochi minuti dall'intervento, però, gli stessi senza fissa dimora che avevano scatenato la rissa sono tornati ad occupare - stavolta pacificamente - gli stessi spazi che occupavano prima. 

Un cane che si morde la coda sullo sfondo di una piazza Garibaldi riqualificata dal punto di vista architettonico, ma lasciata al suo solito e ormai storico degrado ambientale e sociale.

 

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Il Mattino