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Sindaci delle città della penisola sorrentina in strada alla guida di un corteo di oltre 200 cittadini per dire no alla chiusura del pronto soccorso dell'ospedale «De Luca e Rossano». L’aumento vertiginoso dei casi Covid sta obbligando la direzione sanitaria a riorganizzare i presidi ospedalieri e le relative risorse umane. Alcuni medici e infermieri del De Luca e Rossano di Vico Equense sono stati momentaneamente trasferiti presso le strutture dedicate all’emergenza Covid. Da una settimana il pronto soccorso del nosocomio di Vico Equense accoglie solo casi di pediatria e ostetricia. Ma la popolazione non accetta questa decisione e ha deciso di scendere in piazza.
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«È una scelta scellerata.
«Non dimentichiamo che soltanto una minima percentuale di cittadini muoiono per il Covid-19. Non si possono trascurare tutte le altre patologie. Adesso il rischio più grande è perdere la vita perchè non c'è assistenza necessaria dato che tutte le energie oggi vengono usate nella battaglia contro il Coronavirus» sottolinea Giuseppe Tito, sindaco di Meta.
I vertici Asl hanno parlato di scelta momentanea, ma il timore è che diventi permanente.
«Io sono promotore dell'ospedale unico in penisola - spiega Piergiorgio Sagristani, sindaco di Sant'Agnello - ma non certo in questi termini. Nella situazione in cui viviamo oggi una soluzione così non va bene. Abbiamo una proposta concreta che presenteremo ai dirigenti Asl».
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