C'è chi a Casalnuovo di Napoli, 51mila abitanti in 7 chilometri quadrati, storica capitale partenopea degli abusi edilizi, si sta chiedendo come sia stato possibile che...
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Una richiesta evidentemente provocatoria. Fatto sta che il condono della magione è stato rilasciato al termine di un impasse lunghissimo: undici anni dopo la richiesta di sanatoria inoltrata dalla madre del sindaco. «È una proprietà che ho ereditato dai miei», si è giustificato il sindaco quando il caso è scoppiato la prima volta, nel dicembre di tre anni fa, dopo che le opposizioni erano venute a conoscenza del rilascio da parte dell'architetto Savoia del via libera alla trasformazione del deposito agricolo in una bella villetta di 120 metri quadrati. Rilascio che segue di oltre un decennio la richiesta di sanatoria presentata dalla mamma di Pelliccia, nel 2004, di un edificio - allora ancora un rustico - sorto su suolo agricolo prima del 31 marzo del 2003, data di scadenza del secondo condono Berlusconi. Poi, nel 2008, sempre la madre del futuro sindaco inoltra al Comune un'integrazione alla richiesta di condono per la trasformazione del deposito agricolo in una villa. Ma la commissione prefettizia non risponde. I commissari si erano insediati da pochi mesi alla guida del Comune nel frattempo sciolto per infiltrazioni della camorra a seguito dello scandalo dei palazzi abusivi: 74 edifici residenziali sorti su suoli agricoli senza licenza. In quella fase turbolenta viene denunciato dalla polizia municipale, ma per un abuso edilizio «minore», anche lo stesso Massimo Pelliccia, all'epoca consigliere comunale, uno dei tanti politici locali finiti nelle maglie dei controlli in quei mesi davvero movimentati. Da allora la famiglia Pelliccia, vicina a Forza Italia (il defunto papà, Carmine, era un noto costruttore della zona), dovrà aspettare fino al 20 novembre del 2015, cioè sei mesi dopo l'elezione di Massimo a sindaco della città, per ottenere dal Comune ciò che desiderava.
Sullo sfondo si staglia una situazione edilizia nel territorio molto «dinamica». Proprio Pelliccia ha annunciato l'intenzione di dare il via a un nuovo piano regolatore. Mentre nella vicina Acerra la giunta del sindaco Raffaele Lettieri ha predisposto un nuovo strumento urbanistico in grado, Città Metropolitana permettendo, di dare il via a tremila nuovi appartamenti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino