Violenza sui medici in corsia, due raid in 48 ore a Napoli: nel 2021 un'aggressione a settimana

Violenza sui medici in corsia, due raid in 48 ore a Napoli: nel 2021 un'aggressione a settimana
Record di violenza a Napoli con due aggressioni messe a segno tra le mura ospedaliere nel giro di 48 ore. Bersaglio delle prepotenze che non hanno risparmiato spintoni e schiaffi...

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Record di violenza a Napoli con due aggressioni messe a segno tra le mura ospedaliere nel giro di 48 ore. Bersaglio delle prepotenze che non hanno risparmiato spintoni e schiaffi alle vittime sono stati, seppure in maniera diversa, gli operatori sanitari che, sempre più frequentemente vengono aggrediti da chi, con arroganza, pretende di non attendere il proprio turno. Gli episodi, accaduti sabato e domenica scorsi in due differenti presidi cittadini, sono solo gli ultimi di una serie crescente di fenomeni violenti ai danni di camici bianchi, infermieri e, più in generale, del personale sanitario. Fino a oggi, nel capoluogo campano, sono avvenute dall'inizio del 2020 64 aggressioni di questo tipo (una a settimana), come ha documentato l'associazione Nessuno Tocchi Ippocrate. «Abbiamo già superato i dati delle 59 aggressioni dell'anno scorso» ha sottolineato Manuel Ruggiero, presidente dell'associazione a tutela dei sanitari che ha fatto notare come «durante le feste natalizie e a Capodanno cresceranno ulteriormente gli episodi di violenza per i quali invochiamo interventi delle istituzioni». 

Il primo raid di violenza è avvenuto l'11 dicembre tra le mura del pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli, nella zona collinare, e il giorno dopo un altro episodio inquietante si è verificato nel pronto soccorso dell'ospedale Cto, ai Colli Aminei. Nel caso del presidio collinare, l'aggressione fisica è stata preceduta da insulti e parolacce da parte di un paziente che, stanco di aspettare il proprio turno, si era avvicinato al medico pretendendo di essere visitato subito. L'episodio, avvenuto intorno alle 19, riguardava un 37enne napoletano già assistito in fase di accettazione nel pronto soccorso e per il quale era stato previsto un codice di bassa priorità in conseguenza del quale era necessario attendere. Dopo le minacce verbali, l'aggressore ha spintonato violentemente il camice bianco, alzando ancora di più la voce e strattonandolo. L'esplosione di rabbia del paziente è stata contenuta inizialmente dall'intervento delle guardie giurate e, poco dopo, dall'arrivo dei carabinieri del Nucleo Radiomobile che hanno verbalizzato l'accaduto e ristabilito le condizioni di sicurezza affinché gli operatori ospedalieri potessero lavorare.

L'episodio violento avvenuto tra le mura del Cto ha coinvolto un camice bianco ma con una dinamica diversa, seppure ugualmente ingiustificabile così come quanto avvenuto il giorno prima al Cardarelli. La notte del 12 dicembre, nel pronto soccorso dell'ospedale che fa parte dell'Azienda dei Colli, è scoppiata una rissa tra quattro persone che erano in attesa della visita e che, molto probabilmente, si sono colpite con violenza tra loro perché c'era chi pretendeva di passare davanti agli altri. La feroce colluttazione tra i pazienti non solo ha seminato paura e preoccupazione tra le altre persone nel pronto soccorso ma ha costretto un medico a intervenire per placare gli animi. Per evitare che la situazione degenerasse, infatti, il camice bianco di turno è intervenuto insieme ad una guardia giurata e, successivamente, i poliziotti dell'Ufficio Prevenzione Generale della Questura hanno identificato e denunciato per rissa quattro napoletani, di cui uno con precedenti di polizia. 

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Il Mattino