Yacht, patto tra i porti di Napoli: la sosta vale fino a ventimila euro

Yacht, patto tra i porti di Napoli: la sosta vale fino a ventimila euro
Un marchio per i porti turistici campani. Un simbolo di qualità ma anche un lasciapassare verso quello scrigno di tesori offerto dal territorio che non ha eguali nel...

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Un marchio per i porti turistici campani. Un simbolo di qualità ma anche un lasciapassare verso quello scrigno di tesori offerto dal territorio che non ha eguali nel Mediterraneo. Lo studio commissionato dall'Autorità di sistema portuale del mare Tirreno centrale ha dimostrato che i grandi yacht sono attratti dalla costa campana e portano ricchezza, tanta. Addirittura più delle navi da crociera, è stato detto durante la presentazione del lavoro che l'Adsp ha affidato a Risposte Turismo, un'agenzia veneziana specializzata nello studio dei fenomeni legati al turismo. È certo che il crocierista del grande yacht lascia più soldi del crocierista della nave (da 1.000 a 5.000 euro o da 5.000 a 20.000 nel caso di porti molto attrattivi, come Capri). È anche vero, però, che le compagnie da crociera assicurano continuità mentre i movimenti dei grandi yacht seguono andamenti difficili da fidelizzare. Intanto, però, il fenomeno c'è, è rilevante, è merita approfondimento.

 

Pietro Spirito, il presidente dell'Adsp, ha messo subito in evidenza che sono risultati ottenuti grazie all'eccellente offerta. «A partire da oggi - ha sottolineato - vogliamo darci un percorso per mettere in campo sinergie e capacità per sfruttare al massimo l'andamento di questo settore che è in forte crescita». E Spirito ha voluto accanto, non a caso, le migliori espressioni della portualità turistica campana: Francesco Luise per il molo Luise, Salvatore Della Mura per il Marina di Stabia, Luisa del Sorbo per Stabia Main Port e Agostino Gallozzi per il Marina di Arechi di Salerno. E con loro Roberto Neglia, responsabile dei rapporti istituzionali dell'Ucina e Roberto Perocchio, presidente di Assomarinas. «La creazione del brand - ha spiegato Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo - e quindi di un progetto comune finalizzato ad alcune semplici azioni, ad esempio la partecipazione a fiere e manifestazioni, è inutile se non si trova da parte di tutti i soggetti potenzialmente coinvolti la disponibilità e la voglia di collaborare». Disponibilità e voglia che ieri, durante il dibattito alla stazione marittima, è stata manifestata da parte di tutti. «Anzi - ha sottolineato Luisa Del Sorbo - diciamo che già esiste. Quest'anno con i grandi Yacht (superiori a 50 metri) hanno lavorato benissimo tutti i porti della costa campana. Main Port Stabia ha collaborato con il Marina di Arechi e con il Molo Luise su itinerari comuni nelle offerte e con toccate in tutti e tre i porti». Questa sinergia è nata quasi per caso. «Quando la direzione dell'Aeroporto di Capodichino - spiega Francesco Luise - ha deciso di dirottare su Salerno buona parte dei voli privati per mancanza di spazio a Napoli abbiamo temuto il peggio per la nostra attività. Invece grazie alle intese raggiunte con Agostino Gallozzi oggi posso annunciare che siamo cresciuti del 22%». E proprio Gallozzi che in Marina di Arechi ha creduto e investito moltissimo, si è soffermato sull'effetto trascinamento che i grandi yacht hanno: «Ma il segreto - ha sottolineato - è ricevere anche le piccole barche con servizi di qualità».
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Il Mattino