Arriva a Napoli «Uninvited» sulla storia dello stilista Marcelo Burlon

Arriva a Napoli «Uninvited» sulla storia dello stilista Marcelo Burlon
Conto alla rovescia per gli appassionati di moda e tendenze della Campania. Al cinema Hart di Napoli, in via Crispi, a partire da mercoledì sarà possibile assistere...

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Conto alla rovescia per gli appassionati di moda e tendenze della Campania. Al cinema Hart di Napoli, in via Crispi, a partire da mercoledì sarà possibile assistere alle proiezioni (una alle 19 ed una alle 21) di «Uninvited», il film sulla storia dello stilista che vuole essere un ritratto pubblico e privato di Marcelo Burlon, una delle personalità più affascinanti ed influenti del panorama della moda attuale.


Un documentario che, attraverso la vita di una figura così sincera e diretta, e i luoghi che lo hanno accolto, riesce a raccontare il sistema della moda nella sua complessità, e riesce a farlo da una prospettiva totalmente diversa rispetto all'idea standardizzata che si ha di questo mondo. 

Allontanandosi dal consueto ritratto delle personalità eccentriche degli stilisti, Uninvited - Marcelo Burlon racconta l'universo della moda attraverso un personaggio controverso e discusso che permette di trovare l'autentico in un settore dove all'apparenza nulla sembra davvero esserlo, un sistema che si sta impoverendo perché non è più capace di parlare al proprio utente finale, il pubblico, una voce dimenticata nel dibattito estetico.

Nato in Patagonia da genitori italo-libanesi, Marcelo Burlon negli anni Novanta si trasferisce in Italia con la famiglia, compiendo una vera e propria emigrazione al contrario. In quegli anni Marcelo vive le esperienze più disparate e inizia a muovere i primi passi nel mondo della moda. 

Oggi la sua holding ha un fatturato milionario e, oltre al proprio marchio, ne produce altri cinque. 

Grazie ad uno spirito brillante e a un'abilità comunicativa sorprendente, Marcelo si è imposto quindi come rappresentante di una nuova generazione di direttori creativi, una generazione che forse non dev'essere giudicata per la bravura nel fare vestiti ma piuttosto con la capacità di saper raccontare al pubblico una storia che appassioni. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino