Il bues agricolo dei Blue Stuff al Napoli Jazz Winterr

Il bues agricolo dei Blue Stuff al Napoli Jazz Winterr
Saranno i Blue Stuff i protagonisti del sesto appuntamento del Napoli Jazz Winter: sabato 9 marzo la band guidata da Mario Insenga salirà sul...

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Saranno i Blue Stuff i protagonisti del sesto appuntamento del Napoli Jazz Winter: sabato 9 marzo la band guidata da Mario Insenga salirà sul palco del teatro Summarte di Somma Vesuviana per un concerto incentrato sui brani del suo ultimo cd intitolato -7.


Seguendo un copione che lo ha reso unico nel panorama italiano, il bluesman napoletano “racconterà” il nuovo cd partendo dal concetto che ispira tutte le canzoni: il blues agricolo per italiani laterali. «Da quando mi sono trasferito nella campagna di Arpino il passaggio da atmosfere metropolitane ad ambientazioni rurali è stato inevitabile - ha spiegato Mario Insenga - Il sound non ha perso energia, ma si è arricchito di sonorità acustiche».

Da un lato, dunque, arrangiamenti che valorizzano la scelta di puntare sulla fisarmonica e su unabatteria senza tom e timpano; dall’altro, testi che narrano di vite precarie e di storie volutamentevissute senza tener conto delle logiche mainstream. 

Uno dopo l’altro, quindi, si succederanno brani come “Joe Dillinger”, immaginato come novello Robin Hood in lotta contro il sistema bancario; “Troppo povero per morire”, amara ironia sull’Italiain emergenza permanente; “Napoli addio”, checanta il trasferimento dalla città ‘e Pulecenella e del lungomare liberato. E poi brani come “Vittorio” e “Ci vuole il cappello”, due storie autobiografiche in cui Mario Insenga canta una vita che è un tutt’uno con la musica del diavolo. Come sempre accade, soprattutto per volere del pubblico, troveranno spazio anche le canzoni che hanno imposto i Blue Stuff come band di punta della scena blues nazionale: “È asciuto pazzo ‘o padrone”, “L’acqua è poca” e “Afragola shuffle”non mancheranno di sicuro Leggi l'articolo completo su
Il Mattino