ùUn progetto che nasce nel cuore del corno d'Africa e arriva nelle viscere del centro storico di Napoli. Un trait d'union che abbraccia due mondi. A portare in...
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«Lit è un format musicale nato dall’esigenza di valorizzare culture e generi musicali, come l’afro e la dancehall - spiega Jesa raggiunto telefonicamente dal Mattino -, che attualmente in Italia non sono presi seriamente in considerazione, a differenza di altri paesi europei e non solo. Tiro un sospiro di sollievo nel ricominciare ad esprimermi musicalmente. È molto importante e stimolante per me tutto questo. Abbiamo organizzato e gestito il tutto nel migliore dei modi per garantire la massima sicurezza a tutti». «Abbiamo deciso come locale - sottolinea il titolare di Donna Romita, Fabrizio Albini - di aprire le nostre porte al progetto di Jesa. Nasciamo per la ristorazione, ma da un certo orario in poi siamo una delle location preferite dai giovani per bere un buon cocktail e perché no, adesso ascoltare un genere musicale nuovo per molti. Diffondere culture diverse dalle nostre è importante, a livello artistico e non. Le serate cominceranno dopo cena, alle 22,30, e si potrà accedere su prenotazione. Ovviamente stiamo tenendo conto di tutte le restrizioni imposte per il Covid-19. Dunque non sarà una serata danzante, ma da aperitivo che andrà avanti fino a chiusura». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino