Si chiama "Rubber Flesh" ed è il comic-book trasgressivo proposto dalla salernitana Nicola Pesce Editore, a cui va il merito di aver voluto fortemente portare...
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Stavolta la Npe tira fuori dal cilindro una storia molto particolare e fuori dagli schemi, come da copione per chi conosce il fumettista.
Dopo aver subito un incidente, Monika Ledesma, programmatrice di una multinazionale, scopre che il suo corpo è di biosilicone, un composto capace di autorigenerarsi.
Presto scopre che un gruppo di “silicoidi” è geneticamente configurato per distruggere quel materiale, pronto per perseguitarla e ucciderla.
Ecco come inizia "Rubber Flesh", secondo l’autorevole rivista spagnola "Jot Down", un graphic novel da considerare come uno dei cento fumetti da leggere almeno una volta nella vita.
Si tratta della prima collaborazione di Miguel Ángel Martín con la rivista "El Víbora": già all’epoca l’artista dimostrò di avere un proprio universo unico, esportabile nel resto del mondo, con fantascienza, sangue freddo, intrigo e contenuti espliciti. Un classico di uno dei grandi maestri del fumetto spagnolo, incredibilmente fino ad oggi ancora inedito in Italia.
Ma a lui vanno ascritti piccoli gioielli, spesso oggetto di censura, come "Total Overfuck", l'albo più controverso dell’artista, visto che le sue storie più estreme sono raccolte qui, "Brian the Brain", che parla di un bambino nato senza scatola cranica ed affronta temi complessi come la paura del diverso e la discriminazione, ed infine "Surfing on the third wave", in cui si palesa uno scenario impietoso della società moderna. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino