«Maggio del pianoforte»: la rassegna che chiama il pubblico a giudicare

«Maggio del pianoforte»: la rassegna che chiama il pubblico a giudicare
Domenica 12 giugno alle ore 11 in «Villa Pignatelli» secondo appuntamento del «Maggio del pianoforte» , capitolo della rassegna musicale organizzata...

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Domenica 12 giugno alle ore 11 in «Villa Pignatelli» secondo appuntamento del «Maggio del pianoforte» , capitolo della rassegna musicale organizzata dal «Maggio della Musica» in cui il pubblico è chiamato a giudicare gli esecutori. Ad alternarsi per tutte le domeniche di giugno saranno quattro  giovani pianisti . Dopo Antonio Alessandri, protagonista del recital d’apertura, tocca stavolta a Matteo Giuliani Díez, ventitré anni, spagnolo. Il suo debutto a dieci anni a Berlino accanto a Lang Lang e a Herbie Hancock. Due anni dopo esegue, da solista, il «Quinto Concerto di Beethoven» all’«Auditorio Nacional» di Madrid dove, tre settimane più tardi, rilegge anche il Terzo. Tra i suoi riferimenti formativi , oltre a Zilberstein, Leonskaja e Achucarro, anche un pianista napoletano quale Orazio Maione. Per il Maggio, in Villa Pignatelli, suonerà il terzo dei «Sei  Études op. 42» di Rautavaar. Secondo il compositore, l'intento sotteso alla scrittura è quello di «riportare in auge uno stile pianistico sonoro e ampio che utilizzi l'intera gamma della tastiera, presentando questo meraviglioso strumento nel pieno delle sue potenzialità».

Subito dopo si ascolterà la «Sonata n. 26» in mi bemolle «Les adieux» di Beethoven composta tra il 1809 e il 1810 in riferimento alla partenza del suo amico e mecenate, l'arciduca Rodolfo d'Austria , che lasciò Vienna con la famiglia il 4 maggio 1809 per sfuggire alle truppe napoleoniche. Segue Liszt con «Après une lecture de Dante», uno dei brani più difficili del repertorio pianistico. La Divina Commedia ispira la raffigurazione sonora di tre momenti del poema: l’Inferno, la supplica dei dannati, l’episodio di Paolo e Francesca. L’opera nasce nel 1837 con il titolo «Frammento dantesco». Nel 1849, Liszt revisiona la partitura, organizzandola in un solo ampio movimento e dandole il titolo attuale. Infine si ascolteranno Brahms, con la prima delle «Quattro Ballate op.10» considerate le migliori composizioni giovanili del musicista, e la «Sonata n.2» di Rachmaninov, eseguita per la prima volta a Mosca, nel dicembre del 1913, prima della profonda revisione del 1931. Il «Maggio della Musica», associazione presieduta da Luigia Baratti con la direzione artistica di Stefano Valanzuolo, dal 1997 opera sul territorio napoletano e da due anni è sostenuta dalla «BCC Napoli» presieduta da Amedeo Manzo. La venticinquesima stagione del Maggio della Musica è realizzata con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Campania.

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Il Mattino