Riparte il Goethe e porta a Napoli Earth Speaker con Bianco-Valente

Riparte il Goethe e porta a Napoli Earth Speaker con Bianco-Valente
Dopo tre mesi via web, l'Istituto di lingua e cultura tedesca a Napoli, il Goethe-Institut Neapel, riapre le porte al pubblico e si prepara al nuovo trimestre che...

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Dopo tre mesi via web, l'Istituto di lingua e cultura tedesca a Napoli, il Goethe-Institut Neapel, riapre le porte al pubblico e si prepara al nuovo trimestre che partirà il 28 settembre. Tra le iniziative sostenute dall’istituto, Earth Speaker, l’opera partecipativa di Olafur Eliasson, artista danese con base a Berlino, incentrata sul futuro del pianeta visto dagli occhi dei giovani europei.


Il progetto, che verrà realizzato in tutti i 27 Paesi membri dell’UE e in Gran Bretagna, si sintetizza in un’app e in un sito web interattivo. Earth Speakr, come suggerisce il nome, darà spazio ai pensieri e alle immaginazioni dei bambini e degli adolescenti dell’Unione: verrà chiesto loro di raccontare cosa ne pensano dell’ambiente, verranno filmati e i loro lineamenti verranno trasformati in quelli di alberi, montagne e altri elementi della natura. Saranno proprio le voci dei più piccoli a parlare a nome del pianeta e difendere il futuro che sperano.

A Napoli a occuparsi del progetto saranno il duo Bianco-Valente con il supporto dell’urbanista Fabio Landolfo e dell’associazione Aste&Nodi. I bambini verranno selezionati da Ponticelli.
Earth Speakr è già online dal primo luglio: https://earthspeakr.art/



Come si svolge il progetto?
Bianco-Valente: “Abbiamo deciso di partire con un workshop a settembre di una settimana circa, per parlare con i bambini prima di registrare cosa ne pensano dell’ambiente. Non si tratterà di un rapporto docente-alunno: cerchiamo da loro uno scambio, che porterà, poi, alla realizzazione di un’opera collettiva, che ovviamente verrà declinata qui a Napoli. L’idea dell’app che muta i video dei ragazzi in rappresentazioni morfologiche di alberi e simili è un giochino per invogliarli a partecipare, ed è più che efficace.”

Perché a Ponticelli?
Bianco-Valente: “Il tentativo che faremo noi con il gruppo di giovani è quello di costruire un ponte tra attività sul web e attività reale, fisica, nel mondo concreto in cui vivono i ragazzi. Ponticelli rappresenta una delle periferie di Napoli e ha delle esigenze più evidenti, che si toccano con mano. Abbiamo anche altri progetti con il Goethe per il 2021 e la nostra idea resta quella di ripartire con le realtà periferiche, che sono al di fuori delle politiche culturali di un certo livello.”

Dove si terrà il workshop?

Landolfo: “Abbiamo scelto lo Spazio polifunzionale Ciro Colonna, perché è nuovo ed è preso in gestione da una rete di associazioni tra cui Maestri di strada onlus, che si occupa da qualche decennio di temi come la dispersione scolastica e simili e ci è sembrato affine al nostro progetto. In ogni caso, per maggiori dettagli bisognerà aspettare qualche altra settimana, per il momento siamo in fase di organizzazione.” Leggi l'articolo completo su
Il Mattino