«Un computer sospeso» per le fasce deboli: accordo tra avvocati di Napoli e Soroptimist

«Un computer sospeso» per le fasce deboli: accordo tra avvocati di Napoli e Soroptimist
A Napoli, dopo il caffè sospeso arriva anche “un computer sospeso”. E’ stato siglato il protocollo tra Ordine degli avvocati, nella persona del presidente...

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A Napoli, dopo il caffè sospeso arriva anche “un computer sospeso”. E’ stato siglato il protocollo tra Ordine degli avvocati, nella persona del presidente Antonio Tafuri e da Giulia Di Matteo, presidente del Soroptimist Napoli Vesuvius: gli avvocati Elena De Rosa dell’Ordine e Daniela Farone del Soroptimist Napoli Vesuvius hanno promosso l’iniziativa a carattere solidaristico che si pone come obiettivo principale quello di colmare il forte divario digitale (per fasce di età, provenienza o categoria sociale) che ha determinato una nuova forma di diseguaglianza e discriminazione culturale, economica e occupazionale, generando il fenomeno dei cosiddetti “esclusi digitali”.

Il progetto “Un computer sospeso” intende limare il Digital gap che deriva dalla carenza di disponibilità di dotazioni infrastrutturali e di strumenti telematici necessari: i computer raccolti e revisionati gratuitamente verranno donati (ne sono stati già raccolti una decina) a soggetti deboli individuati d’intesa dall’Ordine avvocati e dal Soroptimist Napoli Vesuvius come le donne vittime di violenza, donne detenute in strutture carcerarie napoletane o minori detenuti e in situazioni di marginalità sociale.

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Il Mattino