«Sì alla vita», a Napoli convegno contro alcol, droga e bullismo

«Sì alla vita», a Napoli convegno contro alcol, droga e bullismo
Emergenza bullismo, genitori, dirigenti scolastici, forze dell’ordine, istituzioni e associazioni in campo per contrastare il fenomeno. In quest’ottica...

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Emergenza bullismo, genitori, dirigenti scolastici, forze dell’ordine, istituzioni e associazioni in campo per contrastare il fenomeno. In quest’ottica mercoledì 16 maggio, alle 17.30, presso la sala Fideuram di Palazzo Nunziante in via Morelli 7, si svolgerà il convegno organizzato dall’associazione Donne per il Sociale Onlus di Patrizia Gargiulo dal titolo «Sì alla vita» contro l’alcool, la droga e il bullismo. L’evento moderato dal giornalista Livio Varriale, patrocinato dal Comune di Napoli e dalla prima Municipalità con il sostegno della scuola Adolphe Ferriere, avrà come relatori il questore di Napoli, Antonio de Jesu, il presidente della prima Municipalità, Francesco de Giovanni, lo psichiatra dell’Università della Federico II, Nelson Mauro Maldonato, il neurologo Luigi Lavorgna e la preside Armida Filippelli. Previsti, tra gli altri, gli interventi dell’attore Angelo Di Gennaro, della cantante Monica Sarnelli, dell’assessore alle politiche giovanili del Comune Alessandra Clemente, della coordinatrice della scuola Adolphe Ferriere Anna Sommella, dell’avvocato Fulvia Russo, madre di una vittima di bullismo e dei genitori di Nico, Maria Teresa Incisetto e Antonio Marra.


«Bisogna rivedere la genitorialità innanzitutto, ristabilire le regole,  far rispettare le leggi, perché la scuola non fa abbastanza - dice l’organizzatrice dell’evento, Patrizia Gargiulo - La disgrazia di Nico Marra non può essere dimenticata. Ecco perché ho invitato la sua famiglia, sapendo che anche a loro fa piacere mantenere vivo il ricordo del figlio con la speranza che possa servire ad altri ragazzi per non cadere nella trappola dell'alcol e della droga. Affronteremo inoltre il tema del bullismo - aggiunge la Gargiulo - con Fulvia Russo, mamma di un ragazzo vittima di questo fenomeno sempre più in crescita, che mantiene vivo il ricordo del suo unico figlio con una Fondazione impegnata nel carcere di Nisida. C'è una vera emergenza minori e occorre che ci sia più formazione e impegno su tutti i campi per scongiurare disastri sociali ben più gravi per i nostri giovani», conclude. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino