Salita Pontenuovo, una strisciolina di nastro rosso inibisce il transito delle automobili perché quella strada è pericolosa. S’è creato un profondo...
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Ma quelle «carte antiche» continuano ancora oggi ad essere in pericolo. Il palazzo che le custodisce è stato dichiarato pericolante. Le persone che lavorano lì dentro sono state invitate a lasciare stanze e uffici «ad horas», però i documenti storici resteranno lì, alla mercé degli eventi. La dirigente del servizio archivi storici, Ida Alessio Vernì, sta predisponendo il trasferimento del personale ma è preoccupata per gli antichi faldoni: «Io penso che potremmo trasferire tutto nelle sale, oggi disabitate, dell’Albergo dei Poveri - spiega con ansia - e lì potremmo riunire anche tutta la documentazione che attualmente è nell’archivio di San Lorenzo e in quello del Maschio Angioino».
Insomma, dalla situazione di pericolo e degrado potrebbe nascere una nuova idea di archivio comunale, anche perché pure le altre strutture (sono quattro in tutto gli archivi comunali) hanno gravissimi problemi strutturali, sono in parte inagibili e comunque spesso non adatte alla conservazione dei documenti. Per adesso, però, l’unica certezza è che bisogna andare via da Pontenuovo. Martedì scorso l’ultimo sopralluogo della Protezione Civile e la segnalazione, urgente, sui dissesti del fabbricato di proprietà del Comune di Napoli. La Protezione Civile rileva «il pessimo stato di conservazione della facciata prospiciente la strada» e nota «lesioni alle strutture orizzontali e verticali del fabbricato» suggerendo la necessità «di chiudere al traffico veicolare Salita Pontenuovo fino al completamento dei lavori di messa in sicurezza».
Insomma, la situazione è realmente preoccupante. Del resto gli esami sullo stato di quell’edificio vanno avanti fin dallo scorso autunno quando la stessa Protezione Civile rilevò pesanti dissesti che avrebbero già imposto lo sgombero del palazzo. Attualmente i dipendenti che lavorano in quella struttura dovrebbero essere ospitati nel salone delle colonne dell’archivio dell’Annunziata che si trova all’interno dell’Ospedale e che custodisce i documenti dei bimbi abbandonati di Napoli. Anche quella struttura è decisamente malridotta: infiltrazioni e umidità stanno divorando tutto.
All’interno dell’archivio storico che sarà sgomberato ci sono migliaia di faldoni con atti della Napoli secentesca e settecentesca; e ci sono anche pezzi pregiati come le lettere autografe di Giuseppe Verdi che si rammarica di non poter assumere la direzione del conservatorio di Napoli o come il progetto originale di Vanvitelli per la realizzazione della Villa Comunale.
Il Mattino