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L’ipotesi di una discesa in campo di Rino Genovese per le elezioni amministrative che il prossimo mese di giugno riguarderanno il Comune di Avellino inizia a perdere seriamente consistenza. Il giornalista irpino, infatti, che da diverse settimane è finito al centro del dibattito politico come possibile vertice di una compagine a trazione centrodestra starebbe per ufficializzare la sua definitiva uscita dai giochi.
Alla base della decisione, l’impossibilità, fino ad oggi, di ritrovare le condizioni ritenute da lui minime per una candidatura: l’assenza di simboli di partito e l’allargamento del fronte a forze civiche e politiche provenienti da altri schieramenti, anche molto distanti tra loro. Insomma, l'obiettivo è, ed è sempre stato, la costruzione di una grande formazione civica tenuta insieme esclusivamente da un programma per il governo della città. L'impresa, fin dalle prime battute, è parsa utopica, sia a causa dell'estrema eterogeneità del fronte che per le implicazioni inevitabilmente politiche di una partita che riguarda un capoluogo di provincia come Avellino, ma Genovese ha voluto lavorarci quotidianamente per mesi, ritenendo rappresentasse l'unica strada per un cambio di passo in città. La storia ha avuto inizio sul finire della scorsa estate, a seguito di alcune prese di posizione pubbliche da parte del giornalista di netta contrarietà rispetto all'azione amministrativa posta in essere dal sindaco uscente Gianluca Festa.
A far circolare il nome, poi, come possibile candidato hanno provveduto i riferimenti provinciali di Forza Italia e Lega che, con il trascorrere delle settimane, hanno registrato un crescente consenso intorno a lui.
Se in un primo momento, infatti, sembrava esserci una disponibilità di fondo a correre senza simboli per puntare sul percorso civico, col tempo è cominciata a venire fuori la necessità di dar vita a liste politiche per provare a rosicchiare un po' di consenso legato alle elezioni europee (dove il centrodestra potrebbe fare il pieno di voti, ndr.) che si svolgeranno insieme alle amministrative. Insomma, è stato un percorso a dir poco accidentato che, a strettissimo giro, dovrebbe trovare, in un modo o nell'altro, la sua conclusione. Naturalmente, se dovesse tramontare definitivamente l'ipotesi Genovese per la coalizione di governo non resterebbero alternative all'individuazione di un candidato sindaco politico.
L'onere della scelta sarebbe in testa alla forza più consistente della coalizione, quella di Fratelli d'Italia, e già nelle prossime ore potrebbe tenersi un vertice utile a fare il punto della situazione.
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