Acqua, farina e uova. Non è la ricetta di un dolce ma gli ingredienti dei festeggiamenti di fine anno scolastico al Vomero. Questa volta lo scettro di studenti senza freni...
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Prima di entrare in classe, alcuni gruppi di goliardici studenti del liceo «Sannazaro» hanno nascosto tra le auto in sosta e le fronde dei giardini di via Puccini dei pacchi di farina. Una tattica per prendere in contropiede i gruppi con cui fronteggiarsi all’uscita di scuola. La mistura con acqua, e in alcuni casi perfino con uova, ha dato luogo a impasti appiccicaticci tra i capelli delle ragazze che hanno continuato la lotta coi compagni di classe e sporcando i passanti. A pagarne le spese anche numerosi anziani, che in alcuni casi hanno preferito chiamare i carabinieri per far terminare un gioco che li coinvolgeva loro malgrado.
Decine le bottiglie d’acqua disseminate nel quartiere e rimaste in strada, mal visti dai residenti che si sono dovuti difendere dalle incursioni nei loro condomini. Qualcuno gli ricorda che appena pochi giorni fa sono scesi in piazza per l’ambiente e cita Greta, la sedicenne attivista svedese, indicandogli la sporcizia che hanno lasciato in strada, sulle scale del liceo e perfino l’insegna. Il finale dell’ultimo giorno di scuola è con una serie di petardi sparati sulle scale di via Donizetti.
Più tranquilla la situazione a Chiaia dove la battaglia di gavettoni ha sempre imperversato ogni fine anno in piazza Amendola. Il liceo Umberto giovedì ha comunicato che quello sarebbe stato l’ultimo giorno di scuola, adducendo a «interventi di manutenzione straordinaria dei servizi igienici» con la conseguente «temporanea inagibilità». Lo stop del grande istituto ha quindi limitato il fenomeno dei gavettoni di fine anno.
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Il Mattino