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Quasi 5mila domande, 4.969 per gli amanti della precisione, solo nel primo giorno di presentazione delle candidature al concorsone comunale. La sfrenata corsa ai 1.394 i posti messi a bando per Palazzo San Giacomo e per Città metropolitana è ufficialmente partita. La fame di lavoro a Napoli è storia tristemente nota e un maxi-concorso per il principale Municipio del Sud mancava almeno da tre lustri. Per questo l’attesa era tantissima e in migliaia ieri mattina si sono fiondati sul sito del Comune per avviare le formalità burocratiche necessarie a presentare la candidatura.
In 3.340 hanno terminato l’intero procedimento e sono già candidati. La maggior parte di questi, 2.340, concorrono per i 762 posti di categoria C, quella riservata ai diplomati. Per la categoria D, quella dei laureati, le istanze presentate sono 935 su 577 posti disponibili. Sono 65, invece, le domande presentate per i 55 ruoli da dirigenti. In 1.382, invece, si sono registrati ma devono ancora competere la compilazione. Tra i dati, calcolati ieri alle 19 da Palazzo San Giacomo, colpisce anche l’età media, bassa come prevedibile perché l’occupazione giovanile è uno dei grandi problemi del Sud: 33 anni per i diplomati e 35 per i laureati. La maggior parte delle richieste sono arrivate per il profilo di istruttore amministrativo di categoria C: ben 1.058, il 45% del totale tra i diplomati. Da evidenziare anche i numeri a proposito delle istanze presentate per gli agenti di polizia municipale, 398, e per gli assistenti sociali, 33.
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Non sono mancati, ovviamente, gli intoppi. Bisogna riconoscere, però, che nonostante l’elevatissimo numero di accessi, il portale di Palazzo San Giacomo non è andato in crash.
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E così nella mattinata di ieri, nell’attesa di poter accedere al sito Comune, tantissimi candidati si sono sfogati nelle chat di Telegram e Whatsapp. I gruppi d’aiuto per partecipare al concorso, infatti, sono già nati da tempo sui portali social. Sul gruppo Telegram gestito dal portale Concorsando, noto sito web che dà informazioni utili sui concorsi, ci sono già oltre 5mila persone e ieri la chat è stata invasa di decine di migliaia di messaggi. Molti problemi pratici sono stati posti nelle chat sull’accesso al portale tramite Spid, sulla creazione di un indirizzo di posta elettronica certificata per chi non era in possesso e soprattutto sul versamento della quota di partecipazione di 10,33 euro da effettuare tramite il sistema di pagamenti elettronici pagoPa. E poi tante domande, le cui risposte sono tutte nel bando, sui profili per i quali si può concorrere a seconda del proprio curriculum. A questo proposito, però, più di qualche perplessità l’ha sollevata l’assenza di posti per i giornalisti. Il bando, infatti, prevede 16 assunzioni per l’area comunicazione e informazione ma tra i requisiti previsti non c’è, per nessuno dei posti, l’iscrizione all’albo dei giornalisti. «Un bando che va immediatamente bloccato e riscritto inserendo i requisiti previsti dalla legge 150 del 2000», chiede a questo proposito l’ordine dei giornalisti della Campania. «La legge 150 del 2000 è requisito necessaria solo per il personale che costituisce l’ufficio stampa, che non rientra tra le figure professionali contemplate nei concorsi banditi», la replica del Comune che aggiunge: «La qualifica della iscrizione all’albo nazionale dei giornalisti è titolo che attribuisce al candidato un punteggio aggiuntivo».
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Il Mattino