Botti di Capodanno, polizia stradale in soccorso dei cani in fuga

Botti di Capodanno, polizia stradale in soccorso dei cani in fuga
PERUGIA  - A Perugia oltre dieci le segnalazioni e gli interventi in particolare della polizia stradale per la presenza di cani in fuga lungo la E45. Le prime telefonate sono...

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PERUGIA  - A Perugia oltre dieci le segnalazioni e gli interventi in particolare della polizia stradale per la presenza di cani in fuga lungo la E45. Le prime telefonate sono arrivate qualche ora dopo i botti di mezzanotte e altre si sono avute anche in mattinata e nel primo pomeriggio.


La quantità di segnalazioni rispetto al solito di animali lungo la strada e i tanti botti sparati nella notte di San Silvestro fanno appunto pensare al fatto che gli animali abbiano cercato dai botti scappando il più lontano possibile dalle abitazioni in cui si trovavano.


Sono stati diversi i casi registrati a Foligno che hanno riguardato cani di piccola e grossa taglia, dai meticci fino cani di dimensione dei Maremmani.
Segnalazioni che sono rimbalzate via social e che sono state inoltrate alle forze di polizia con conseguente attivazione, come da prassi, della polizia veterinaria dell’Ausl Umbria 2. Fortunatamente non si sono registrate situazione estremo per gli animali che in qualche caso sono stati individuati nei quartieri di residenza, e quindi non molto distanti dalle loro case, mentre in altri in luoghi tranquilli lontani dai botti e dalle abitazioni ed in altri le ricerche sono ancora in corso. Verifiche che interessano non solo i cani, ma anche diversi gatti anche loro terrorizzati: L’invito alla salvaguardia della tutela tanto delle persone quanto degli animali, evitando l’impiego dei botti, era arrivato anche dal sindaco di Foligno che ne aveva vietato l’utilizzo a partire dalle 20 del 31 dicembre.


«Al gattile di Foligno – spiega il responsabile dell’associazione Una, Paolo Vetturini – abbiamo avuto i gatti che si trovano in condizione “infermeria” che si sono particolarmente spaventati. La preoccupazione maggiore è per le colonie feline di cui non conosciamo la sorte dei gatti che le compongono». Cani in fuga e interventi di recupero anche a Spoleto.

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Il Mattino