La polemica, solitamente, riguarda l’eccessiva umanizzazione che alcune persone operano sui propri cani; ma stavolta è stato un cane a “umanizzarsi”...
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A furia di vedere i ragazzi andare al bar dell’istituto a comprare cibo, e – come ogni cane che si rispetti – essendo molto interessato all’argomento, ha pensato bene di imitarli. Deve avere osservato il meccanismo del pagamento, colto che il cibo arrivava in cambio di una contropartita, e un bel giorno ha pensato bene di presentarsi al bancone con delle foglie in bocca.
Muovendole verso cassieri e baristi, scodinzolando e sfoderando il suo sguardo più convincente, ha fatto capire le proprie intenzioni – e naturalmente ha anche provocato risate e tenerezze.
In ogni caso, è riuscito nel suo intento, e così le sue foglie gli procurano ogni giorno due biscotti. Ma studenti, insegnanti e lavoratori del campus – che lo hanno adottato – stanno molto attenti alla sua salute, e così vengono acquistati biscotti adatti a lui, che non contengano cioccolata o altri alimenti che gli facciano male, così come cibo apposito.
Negro è sicuramente molto sveglio e non difetta in intraprendenza, ma alcuni studi hanno già da un po’ assodato che i migliori amici dell’uomo, dall’uomo hanno nel tempo mutuato alcuni atteggiamenti e comportamenti. Tanto per restare in ambito mangereccio, ad esempio, pare che i leali cagnolini siano capaci di sotterfugi, proprio per ottenere qualcosa che gli piaccia particolarmente – riuscendo a sottrarla di nascosto o a convincerci a dargliela. Ma sono anche gelosi, un po’ moralizzatori e colgono le intenzioni dietro le azioni nostre e dei loro simili. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino