Alessandra Zorzin, la vita spezzata: un lavoro da parrucchiera, l’amore per la figlia e il mistero del rapporto con l'assassino

Alessandra Zorzin, la vita spezzata: un lavoro da parrucchiera, l’amore per la figlia e il mistero del rapporto con l'assassino
Alessandra  Zorzin, la giovane mamma 21enne uccisa ieri a Montecchio Maggiore, adorava la sua bambina di due anni e ne postava ogni giorno foto diverse. E questa...

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Alessandra  Zorzin, la giovane mamma 21enne uccisa ieri a Montecchio Maggiore, adorava la sua bambina di due anni e ne postava ogni giorno foto diverse. E questa verità emerge non solo dal suo profilo Facebook che si apre proprio con la foto della figlioletta, ma anche dai racconti dei vicini e di chi la conosceva nel quartiere. Amava quella bimba bellissima, bionda e sorridente che la nonna chiama affettuosamente «la mia piccola donna». Solo una immagine recente ritrae assieme madre e figlia: Alessandra è al volante della sua auto e la figlia è seduta sul seggiolino nella parte posteriore della vettura.

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Per il resto di lei e della sua vita non si sa molto. Ventuno anni, una figlia di quasi tre, parrucchiera, Alessandra «Ale» Zorzin è stata assassinata mercoledì all’ora di pranzo nella sua abitazione di Montecchio Maggiore nel Vicentino. Il femminicidio è avvenuto nella frazione Valdimolino dove la donna si era trasferita da poco più di un anno insieme al marito Marco Ghiotto. Vittima e assassino si conoscevano bene, almeno stando alle testimonianze e ai racconti dei vicini di casa. Ma cosa legasse Alessandra a Marco Turrin, il suo killer, è ancora un mistero. Saranno le indagini dei carabinieri a stabilire se l’omicidio abbia o meno un movente passionale, al momento quello che è certo è che vittima e killer si conoscevano. Dal passato di Marco Turrin emerge un altro strano episodio: nel 2005 era finito al centro delle cronache per un fatto legato a un’arma da fuoco. Aveva 23 anni quando, in auto con la fidanzata nel Padovano, dalla pistola di ordinanza, probabilmente sistemata senza sicura, partì un colpo che lo ferì di striscio. Una vicenda però mai chiarita fino in fondo.

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Alessandra faceva la parrucchiera ma aveva una vera passione per la moda. Aveva seguito un corso professionale di acconciatura ed estetica alla scuola Victory di Vicenza, dove si era diplomata nel 2019, e aveva poi trovato un impiego in un salone della provincia. Proprio mentre studiava per prendere il diploma era rimasta incinta, ad appena 19 anni, e aveva finito la scuola poco prima di dare alla luce la bambina. «Era solare e riservata ma una splendida ragazza», la descrivono gli amici.

La bambina al momento dell’omicidio era all’asilo e in casa non era presente il marito Marco Ghiotto, 28 anni, che si trovava a pranzo dai genitori. È stato lui a trovarla cadavere sul letto con il volto devastato quando i vicini lo hanno avvertito di rientrare al più presto. Alessandra ha una sorella, Valentina, anche lei originaria di Montecchio Maggiore, sposata e con una figlia. 

 

 

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Il Mattino