Era stato folgorato dai fili del treno: Andrea Gresele svegliato dal coma

Era stato folgorato dai fili del treno: Andrea Gresele svegliato dal coma
Era lunedì sera e Federico Dimarco dedicava a lui il suo gol in Verona-Parma mostrando alle telecamere una maglia con la scritta «Forza Andrea». Parliamo di...

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Era lunedì sera e Federico Dimarco dedicava a lui il suo gol in Verona-Parma mostrando alle telecamere una maglia con la scritta «Forza Andrea». Parliamo di Andrea Gresele. È stato risvegliato dal coma farmacologico, il giovane calciatore della Primavera dell’Hellas che si era procurato dieci giorni fa un trauma cranico cadendo dal vagone di un treno-merci in sosta: le prime ore post-risveglio, a fronte di una prognosi che rimane riservata, dicono che non ci sono rilevanti deficit agli arti superiori e inferiori in atto. La notizia arriva dall’ospedale di Borgo Trento di Verona, dove i prossimi giorni chiariranno ulteriormente il quadro medico di Gresele.

Diciotto anni, originario di Isola Vicentina, giovane promessa del pallone, l’incidente occorso a Gresele risale alle prime ore di domenica 7 febbraio. Durante una festa tra amici in un appartamento affittato nel quartiere di Porto San Pancrazio, Gresele scavalcava la recinzione che separa il giardinetto della casa dai binari con i treni merci della stazione di Porta Vescovo: una volta salito per gioco o per curiosità sul tetto di un vagone in sosta, il contatto con i fili dell’impianto di alimentazione del treno dove la corrente passa a tremila volt, e lì, una volta folgorato, la caduta da quattro metri d’altezza procurandosi, oltre alla frattura di una vertebra, il trauma cranico ridotto durante l’operazione d’urgenza in ospedale. Entrato in terapia intensiva, Gresele e la sua famiglia hanno ricevuto attestati d'affetto anche da tutto il mondo del calcio. «Siamo vicini a te, ai tuoi cari e a chi, come noi, ti vuole bene», il primo messaggio del Verona poco dopo l’incidente. Ora, i primi segnali confortanti da Borgo Trento, dove Gresele è orientato e sveglio.

 

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Il Mattino