Il dipendente pubblico che segnali, nell'interesse dell'integrità della pubblica amministrazione, al responsabile della corruzione e della trasparenza del suo...
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La presidente della Camera Laura Boldrini definisce le norme come «un altro rilevante passo avanti del Parlamento nella lotta all'illegalità e in favore della trasparenza», considerando «importante che il provvedimento abbia raccolto un larghissimo consenso tra le forze politiche, andando oltre le usuali contrapposizioni tra maggioranza e opposizione». Norme che, secondo il ministro Anna Finocchiaro «rappresentano un esempio evidente di come il Parlamento e, di concerto, il Governo vogliano promuovere la legalità nei luoghi di lavoro e proteggere chi subisce ingiustizie».
«Abbiamo vinto!», esulta sul blog Beppe Grillo, e il presidente dell'Anac Raffaele Cantone ritiene quella sul whistleblowing «una norma di civiltà», perchè «chi segnala illeciti di cui è venuto a conoscenza sul luogo di lavoro non può essere lasciato solo». In base al testo approvato a Montecitorio con il voto contrario di Fi e Direzione Italia viene sancito il divieto di rivelare l'identità di chi segnala l'illecito, oltre che nel procedimento disciplinare, anche in quello penale e contabile.
Se l'Anac accerterà l'adozione di misure discriminatorie nei confronti del dipendente che denuncia, potrà irrogare una sanzione a carico del responsabile da 5.000 a 30.000 euro.
Il Mattino