Giallo in Puglia, assessore-archeologo minacciato in greco antico: denunciò i corrotti

Giallo in Puglia, assessore-archeologo minacciato in greco antico: denunciò i corrotti
Neanche la fantasia di Andrea Camilleri, l'inventore del commissario Montalbano, è mai arrivata a congegnare un giallo intorno ad una lettera minatoria scritta in greco...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Neanche la fantasia di Andrea Camilleri, l'inventore del commissario Montalbano, è mai arrivata a congegnare un giallo intorno ad una lettera minatoria scritta in greco antico. Ma è quanto sta accadendo in Puglia, per l'esattezza ad Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari. Dove l'altro ieri l'assessore ai lavori pubblici, Austacio Busto (altro indizio: è un archeologo professionista), ha ricevuto una lettera con minacce pesanti ma elegantemente scritte, appunto, in greco antico.

Nella lettera ci sarebbero citazioni della tragedia Agamennone di Eschilo in cui si parla di «ventura atroce» e, velenosamente, si farebbe riferimento alla figura mitologica di Paride del quale il figlio di Busto porta il nome.

L'ARCHEOLOGO
«Ovviamente bisogna avere massima cautela», dichiara all'agenzia di stampa Adnkronos, un sospettoso Davide Carlucci, sindaco del paesone abitato da 20.000 anime a un tiro di schioppo da Bari. «A dispetto delle apparenze - prosegue il sindaco - non sarà facile capire chi possa aver fatto una cosa del genere». Il primo cittadino prende fiato e poi sibila: «Certo è tutto inquietante. Perché sembra essere un modo raffinato di intimidire, da parte di chi evidentemente ha degli studi relativamente complessi alle spalle. Ma nella raffinatezza c'è anche molta volontà di spaventare».
Carlucci, che di mestiere fa il giornalista, e l'archeologo Busto non sono degli sconosciuti alle cronache locali. I due amministratori l'anno scorso hanno contribuito a scoperchiare la cosiddetta Tangentopoli della Murgia. Una inchiesta che ha portato a luglio del 2017 ad arresti eccellenti (il vicesegretario del Pd cittadino e il dirigente dell'Ufficio Tecnico del Comune di Acquaviva, oltre al sindaco di Altamura Giacinto Forte, ad altri tecnici e imprenditori). E l'assessore proprio nei prossimi giorni sarà tstimone chiave del processo nato da quegli arresti eccellenti.

Non solo. Ad Acquaviva a giugno si va al voto per il rinnovo del consiglio comunale (Carlucci si ricandida a sindaco) come anche ad Altamura, altra città pesantemente coinvolta. «Siamo di fronte a qualcuno - aggiunge Carlucci - o che vuole vendicarsi di qualcosa o che ha dei disturbi. E' singolare la coincidenza che il destinatario del messaggio sia una persona che si è esposta molto contro la corruzione».
«Mai mi è capitato di sentire di minacce in greco antico - continua Carlucci - Ci vedo molta morbosità: la scelta linguistica forse è un segnale che vogliono far sapere che sanno qualcosa di te».
B.L.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino