«Si sta meglio in due anche se si litiga. Meglio avere quattro occhi al posto di due», dice Matteo Salvini a chi gli chiede se dopo le europee sogni una Lega...
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M5s, il ritorno all'opposizione una strada obbligata
«Se qualche osservatore o analista pensa che io abbia convenienza a far saltare il governo, dico di no. Non ho incassi personali o partitici. Il mio orizzonte dura 4 anni e tre mesi. Non ci sono lusinghe che possano farmi cambiare idea», spiega. «Non ambisco a fare nulla di diverso da quullo che sto facendo e mi trovo bene con la squadra con cui sto lavorando».
«I 5 Stelle hanno avuto comunque un buon risultato. Se fossi Luigi Di Maio, non mi preoccuperei», continua. «Per quello che mi riguarda, si va avanti. Gli sconfitti stanno a sinistra, sono loro che governavano quella regione». E poi: «Non ho grosse preoccupazioni sui numeri al Senato: poi l'Aula deve votare nel merito, al di là della maggioranza credo che un'opposizione intelligente come quella di Fi e FdI se si trova d'accordo appoggerà le nostre misure».
Così Luigi Di Maio a «Quarta Repubblica»: «Il tema è che questa convivenza nel governo tra due forze che hanno delle differenze potrebbe andare meglio se in questo momento si evitasse di mettere sempre quella «parolina in più» che «sporca», ogni provvedimento. È capitato con la Via della Seta e lo sblocca cantieri.
Il Mattino