Basilicata, tira solo il brand Matera: beni culturali e archeologia dimenticati

Basilicata, tira solo il brand Matera: beni culturali e archeologia dimenticati
Inviato a Matera In questa breve, ma intensa, campagna elettorale è stato un argomento appena abbozzato. Tanti discorsi sul lavoro, i pozzi di petrolio in val d'Agri,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Inviato a Matera

In questa breve, ma intensa, campagna elettorale è stato un argomento appena abbozzato. Tanti discorsi sul lavoro, i pozzi di petrolio in val d'Agri, l'ambiente, ma pochi accenni alle iniziative culturali e alla storia della Basilicata, potenziali veicoli di turismo da redditi. Eppure, questo è l'anno di Matera capitale europea della cultura. Un'occasione. E i dati materani di questi primi tre mesi, che saranno diffusi in dettaglio il 4 aprile, sono incoraggianti: rispetto allo scorso anno, a Matera il 20 per cento di turisti in più, con riflessi nell'intera regione di un più 30 per cento. Sono nate 150 nuove attività per l'accoglienza turistica. E commenta Mariano Schiavone, presidente dell'Azienda per il turismo lucana: «Sono stati registrati tanti arrivi dagli Stati Uniti, Germania, Francia. E poi da varie regioni italiane, con prevalenza Puglia, Campania, Lazio e Lombardia. Fanno ben sperare e per questo ci attendiamo dal prossimo governo regionale politiche di sempre maggiore attenzione al turismo legato alla cultura lucana».


GLI ATTRATTORI
Produrre cultura e creare opportunità per i giovani. La Fondazione intitolata al poeta lucano Leonardo Sinisgalli morto 48 anni fa è tra le più attive della regione. Iniziative, sei giovani al lavoro anche per progetti regionali, da inserire nei programmi di finanziamento europei per la cultura. Due sono stati finanziati. Il professore Biagio Russo è il direttore della Fondazione, che naturalmente ha sede a Montemurro, il paese di Sinisgalli, e ne custodisce i tremila volumi della sua biblioteca. Russo premette la sua neutralità pubblica nel confronto elettorale in corso, ma dice: «Da Fondazione onlus culturale siamo aperti al confronto con tutti e abbiamo evitato di scendere nel dibattito politico elettorale. La Regione, poi, è uno dei soci della Fondazione e la finanzia. Naturalmente, vorremmo che il governo regionale inserisca tra le sue priorità una sensibilità particolare per la cultura e non solo d'estate. Noi siamo attivi tutto l'anno, come polo di istruzione, in collaborazione con istituzioni universitarie. L'attenzione alla cultura non è mai poca, come grande bene spirituale. Finalmente, con Mondadori, ristamperemo le opere di Sinisgallli»,
C'è Matera con i suoi sassi patrimonio dell'Unesco, oggi celebrati in tutta Europa. C'è lo spettacolo estivo della Grancia sulla storia del famoso capobrigante lucano Carmine Crocco, ogni anno miracolo di volontari e figuranti tutti locali. C'è lo spettacolo proiettato sulle mura del castello di Lagopesole, su Federico II di Svevia che elesse Melfi come prima sua capitale provvisoria nel sud Italia. Sono quelli che il precedente direttore dell'Apt, Giampiero Perri, definì «gli attrattori culturali per una politica mirata del turismo». Un valore aggiunto, ma ieri, anche nel confronto finale negli studi Rai del Tgr Basilicata, tutti i 4 candidati parlando di turismo hanno accennato solo al mare di Maratea e del Metaponto. Forse, i temi più caldi per l'elettorato restano i pozzi di petrolio e le poche opportunità di lavoro dei giovani che, secondo lo Svimez, hanno lasciato la Basilicata in 30mila negli ultimi 15 anni. Tremila ne partono ogni anno. Anche se hanno studiato a Potenza.

 
L'UNIVERSITA'
Aurelia Sole, docente di ingegneria, è il rettore dell'Università della Basilicata. Un totale di 6500 iscritti, provenienti anche da altre regioni, 35 corsi di laurea, mille nuove immatricolazioni quest'anno. Dice il rettore: «Non abbiamo flessioni, ma subiamo la diminuzione dei finanziamenti ministeriali per il solito criterio dei costi standard che penalizza gli atenei più piccoli. Eppure, abbiamo molte facoltà che fanno ricerca di livello. Ad Agraria, ad esempio, si elaborano progetti per Pon affidati alla Regione. Alla Regione guardiamo con attenzione. Ci finanzia, per un accordo di 12 anni con 10 milioni di euro. L'accordo scadrà nel 2024 e dovremo ridiscuterlo». L'Università si aspetta molto dal nuovo governo regionale. Punta a fare sistema, a valorizzate il territorio lucano. Spiega ancora il rettore Aurelia Sole: «Facciamo ricerca in ausilio a quelle imprese che non possono permettersi proprie strutture di ricerca. Spero che la Regione ci sia sempre più vicina e ci affianchi nella nostra battaglia sui fondi ministeriali».
Tante attese, tante speranze. Il candidato della lista Basilicata possibile, Valerio Tramutoli, è docente di geologia all'UniBasilicata. Vorrebbe proporre l'apertura della facoltà di Medicina. E la Basilicata si coccola le sue eccellenze, che pensano di portare dei loro progetti da queste parti. Come il potentino Gianpiero Lotito, ideatore con la sua socia pavese di Facility live un originale motore di ricerca informatico che fa paura a Google. Brevetti in 44 Paesi, 100 giovani al lavoro, Facility live arriverà a Matera e Potenza. anche se la sede resterà a Pavia. Un'opportunità di cultura e sviluppo che viene guardata con interesse.

LUCANI NEL MONDO
I «lucani nel mondo» sono tanti. Le loro associazioni sono federate e ricevono un finanziamento dalla Regione. Naturale che guardino a queste elezioni, anche se pochi torneranno a votare. I lucani iscritti all'Aire, che certifica i residenti all'estero, sono 128.263. Le associazioni «lucani nel mondo» censite sono 36 e 16 le federazioni. Spiega però Luigi Scaglione, coordinatore alla Regione del centro Lucani nel mondo: «I più organizzati sono in Svizzera e Belgio. Pochi tornano però a votare, lo fano soprattutto per le elezioni comunali. Non sono un corpo elettorale compatto, anche se la media di iscritti per associazione è di 150-200. Molti sono anche in Argentina ein Australia. Ma la loro incidenza elettorale al massimo potrebbe arrivare al 20 per cento».

L'ultima volta, un candidato al Consiglio regionale organizzò un bus dalla Svizzera, sperando di ricevere più consensi. Vennero in 50, ma non tutti votarono il candidato che aveva finanziato la spedizione.
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino