Brescia, ergastolo per il padre che bruciò vivi i figli di 8 e 12 anni

Brescia, ergastolo per il padre che bruciò vivi i figli di 8 e 12 anni
Il tribunale di Brescia ha condannato all'ergastolo Pasquale Iacovone, il padre che nel luglio di un anno fa a Ono San Pietro, nel Bresciano, uccise i suoi due figli Davide e...

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Il tribunale di Brescia ha condannato all'ergastolo Pasquale Iacovone, il padre che nel luglio di un anno fa a Ono San Pietro, nel Bresciano, uccise i suoi due figli Davide e Andrea di 12 e 8 anni. I bambini morirono


carbonizzati nell'incendio che l'uomo appiccò nella abitazione dove si trovava con i due bambini, che aveva avuto dalla donna dalla quale si era separato. Anche l'uomo restò ferito nell'incendio. Nel fratttempo ha patteggiato una condanna di due anni e quattro mesi per l'accusa di stalking, nei confronti della moglie Erica Patti.



Il movente, è stato sostenuto dall'accusa durante il processo, Il motivo sarebbe stato il fatto che l’uomo volesse vendicarsi della moglie e madre dei bambini.



Ma sul fronte giudiziario c’è in campo la questione mentale di Iacovone. Era in grado di comprendere quanto stesse facendo? Sì, secondo la perizia psichiatrica disposta dal tribunale di Brescia sull’uomo: era in grado di intendere e di volere. Lo zio dei fratellini, Omar Patti, sentito dai giornalisti all’uscita subito dopo la prima udienza nel processo con rito abbreviato ha parlato di “ergastolo come pena minima visto che qui non c’è la pena di morte”.



Dalla parte della difesa, invece, l’avvocato Gerardo Milani che sostiene l’imputato ha contestato la perizia disposta sul suo assistito e chiesta l’assoluzione. In aula non c’era Iacovone, detenuto nel carcere milanese di Opera, mentre si è presentata la madre dei fratellini morti, Erika Patti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino