Prestazioni sessuali con minorenni in cambio di ricariche telefoniche. Undici persone, tra cui un sacerdote e un allenatore di alcio delle giovanili sono finite inmanette con...
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I ragazzi, tutti monorenni, si presentavano come maggiorenni nei social network. Una volta stabilito il contatto e contrattato il prezzo venivano fissati gli appuntamenti.
È nata dalla denuncia di una madre l'inchiesta sulla pedofilia della Procura di Brescia. La donna bresciana ha infatti trovato sul telefono cellulare del figlio 16enne alcuni sms sui rapporti sessuali che il giovane consumava con maggiorenni. Lo stesso 16enne ha poi ammesso e fatto il nome di alcuni amici che come lui avevano intrapreso relazioni con adulti conosciuti in chat.
Alcuni dei soggetti arrestati avrebbero fornito ad alcuni ragazzini dei telefoni cellulari da utilizzare per scambi di sms erotici.
Il Mattino