Venti geni possono predire il rischio di metastasi nel tumore al seno. Possono, cioè, segnalare per tempo l'insorgenza di complicanze successive. Si tratta di una firma...
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Cancro al seno, fare sport riduce rischio mortalità
Aids, «curato dall'Hiv a Londra il secondo paziente». Il primo caso 12 anni fa
Lo studio, sostenuto dall'Associazione italiana ricerca cancro, è firmata dall'Istituto Europeo di Oncologia e dall'Università di Milano. Alla guida i professori Pier Paolo Di Fiore e Salvatore Pece. I risultati, che trasformeranno la strategia terapeutica nei casi neoplasia al seno, sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Ebiomedicine del Gruppo Lancet. «Questa firma molecolare spiega Di Fiore direttore del programma Nuovi Diagnostici dell'Ieo, rappresenta uno strumento che permette di stimare il rischio metastatico. È più affidabile dei parametri clinico-patologici che si utilizzano oggi, per determinare la gravità della malattia, prevederne la prognosi e scegliere il percorso terapeutico più adeguato centrando il bersaglio.
I FARMACI Ora, il passo successivo è quello di identificare i farmaci. «Stiamo programmando studi per dimostrare che le pazienti a basso rischio di recidiva possono essere trattate con approcci terapeutici più conservativi e meno aggressivi. L'obiettivo è quello di attaccare le cellule staminali tumorali proprio nel loro potenziale lesivo di sviluppare metastasi» commenta Paolo Veronesi, direttore del Programma di Senologia dell'Istituto. Antonio Caperna
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Nuovo intervento: fegato in metastasi, salvo con il frammento dell'organo di un donatore
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Il Mattino