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Aggressione nel carcere di Pescara, dove un giovane detenuto italiano con problemi psichici è riuscito a
superare alcuni cancelli di sbarramento con l'intento di farsi giustizia perché gli era stata rigettata una richiesta di lavare i propri panni presso la locale lavanderia. Al tentativo di calmarlo, un assistente della polizia penitenziaria è stato aggredito e spintonato contro un cancello, riportando una ferita alla spalla, con una prognosi di dieci giorni. La denuncia arriva da Giuseppe Ninu, segretario regionale per l'Abruzzo del
Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe.
Il detenuto, successivamente, come riferito dal sindacalista, ascoltato dal comandante di reparto, di rientro nella Sezione detentiva ha poi aggredito anche un ispettore, fratturandogli un braccio, dopo essere per bloccare il giovane mentre tentava di distruggere tutto ciò che gli capitava sotto mano.
Il Mattino