La sezione disciplinare del Csm ritiene «indispensabile» ascoltare come testimoni l'ufficiale dei Carabinieri Gianpaolo Scafarto e l'ex consigliere di Palazzo...
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L'udienza davanti alla sezione disciplinare del Csm è stata, quindi, riaggiornata per la convocazione dei testi, al 7 giugno alle 12.30. Il tribunale delle toghe, si è riservato, dopo l'audizione di Scafarto e Vannoni, la decisione sulla convocazione anche del procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo e del sostituo Mario Palazzi, come richiesto dal difensore di Woodcock Marcello Maddalena. Il pm di Napoli deve rispondere in sede disciplinare di aver ascoltato come persona informata sui fatti, il 21 dicembre 2016, l'ex consigliere di Palazzo Chigi Vannoni, citato in un precedente interrogatorio dall'ex ad di Consip Luigi Marroni, omettendo di iscriverlo nel registro degli indagati, quindi in assenza le garanzie difensive. Vannoni, in un interrogatorio reso successivamente davanti ai pm di Roma aveva lamentato come quella testimonianza fosse lesiva della sua dignità. Scafarto, che era presente alla deposizione di Vannoni, è chiamato a chiarire sulle modalità con cui questa è stata condotta da Woodcock. Già gli alti due rappresentati della polizia giudiziaria, il capitano della Gdf Sebastiano Di Giovanni, ascoltato a palazzo dei Marescialli lo scorso mese, e il maresciallo dei Carabinieri Carlo Brachetti, ascoltato oggi, hanno smentito qualsiasi pressione o minaccia da parte del pm.
In particolare, Brachetti, oggi ha definito Vannoni una persona «in stato di agitazione», visibilmente provato, e il comportamento dei pm corretto.
Il Mattino